Siti Unesco dimenticati dalla politica - QdS

Siti Unesco dimenticati dalla politica

Roberto Quartarone

Siti Unesco dimenticati dalla politica

mercoledì 10 Dicembre 2014

Discariche abusive sull’Etna, viabilità da terzo mondo per Villa del Casale, minaccia estrazioni in Val di Noto: rischio revoca. Puglisi, presidente commissione Unesco: “Nessuna procedura ufficiale ma occhi aperti”

Nel 2007 il Santuario dell’Orice d’Arabia è depennato dalla lista dei patrimoni dell’umanità dell’Unesco, in seguito alla decisione dell’Oman di ridurre la grandezza del parco e il numero di esemplari di quella specie di antilopi. 2009: la progettazione di un ponte a quattro corsie porta alla rimozione della valle del fiume Elba a Dresda dallo stesso elenco. 2015: c’è il rischio che alcuni siti siciliani perdano il loro status di protezione da parte dell’Organizzazione delle nazioni unite per l’educazione, la scienza e la cultura? Sulla carta, malgrado le dichiarazioni sulla stampa, non c’è nulla contro i siti siciliani, né alcuna procedura che metta in pericolo il patrimonio Unesco italiano. Non c’è però da star felici: le denunce sono fondate, basate su prove e fatti che potrebbero portare alla perdita di un riconoscimento internazionale che dovrebbe aiutare a potenziale il turismo siciliano.

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