Presentata alla Camera la nuova proposta di Legge sulla razionalizzazione territoriale delle Regioni italiane - QdS

Presentata alla Camera la nuova proposta di Legge sulla razionalizzazione territoriale delle Regioni italiane

Antonio Privitera

Presentata alla Camera la nuova proposta di Legge sulla razionalizzazione territoriale delle Regioni italiane

mercoledì 24 Dicembre 2014

Il deputato Roberto Morassut (Pd) e il senatore Raffaele Ranucci (Pd) propongono un accorpamento che ridurrebbe gli enti da 20 a sole 12 unità. Sarà inoltre fondamentale il ruolo delle singole realtà all’interno del variegato programma di Milano Expo 2015

Si riapre la questione dell’ipotesi di accorpamento delle Regioni. Era stato direttamente il presidente della Conferenza delle Regioni Sergio Chiamparino a mostrarsi favorevole a questa via.
Infatti pare sia stato proprio lui ad aver chiesto al presidente Renzi un incontro urgente per discutere di prospettive e del futuro ruolo che avranno le Regioni in rapporto al Governo.
Secondo la proposta di legge costituzionale deldeputato Roberto Morassut (Pd) e del senatore Raffaele Ranucci (Pd)  presentata alla Camera, in Italia si prevederebbe la riduzione da 20 regioni a 12. Dunque si verrebbero eliminare ben 8 Regioni. Ecco la nuova geografia italiana che ne uscirebbe.
Al Nord l’unica amministrazione a rimanere inalterata sarebbe la Lombardia. Al suo fianco, oltre all’Alpina, nascerebbe il Triveneto, unione di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e Trentino-Alto Adige. Al centro Italia, l’Emilia guadagnerebbe dalle Marche la provincia di Pesaro e accanto alla già citata Adriatica, nascerebbe l’Appenninica, unione di Toscana, Umbria e provincia di Viterbo. Il Lazio scomparirebbe, diventando un unico grande Distretto di Roma Capitale, lasciando le province meridionali alla neonata regione Tirrenica, insieme alla Campania.
Sempre al Sud, la Puglia guadagnerebbe dalla Basilicata, che verrebbe soppressa, la provincia di Matera, trasformandosi in Levante. Mentre la Calabria, con l’ingresso della provincia di Potenza, si trasformerebbe nel Ponente. Resterebbero invece immutate Sicilia e Sardegna. L’obbiettivo è quello di risparmiare una cifra ipotizzata intorno ai 400 milioni di euro, considerati i 1160 milioni di euro spesi per i soli consigli.
Ma restando in materia di Regioni, al momento queste sono fortemente impegnate nella programmazione di eventi legati all’Expo. Il presidente della regione Marche, Gian Mario Spacca si pronuncia infatti in merito: “Le Regioni sono parte integrante di Expo 2015. Si tratta di un evento strategico che vuole rilanciare con forza l’immagine dell’Italia nel mondo, accrescendone la reputazione e cercando di far riprendere la strada della crescita e dello sviluppo condiviso che nasce e si fonda su rapporti di amicizia e partnership”.
Gian Mario Spacca è intervenuto con queste parole in qualità di coordinatore della conferenza delle Regioni per le Attività produttive e per l’esposizione di Milano all’evento “Expo delle Imprese – A unique experience for business opportunities”, svoltosi alla Farnesina. Questa è stata l’occasione per presentare al corpo diplomatico straniero le opportunità offerte da Expo 2015. Continua Spacca: “I territori sono impegnati per la migliore riuscita di Expo, evento fortemente rappresentativo del nostro Paese.
Quattro le modalità con cui le Regioni parteciperanno. Saranno anzitutto presenti al padiglione Italia sia con una mostra permanente che consentirà ai visitatori di tutto il mondo di avere immediata conoscenza del meglio dell’Italia, sia con l’esposizione delle eccellenze di ciascuna regione. Queste saranno poi protagoniste a Milano di momenti d’incontro con le delegazioni internazionali che vorranno approfondire le proposte e le offerte di ciascun territorio. Ogni regione a quel punto accoglierà i visitatori con iniziative specifiche e di richiamo all’interno dell’iniziativa denominata “Da Expo ai territori”. Infine con il “Programma Palinsesto” sono stati individuati 14 temi connessi al leitmotiv dell’Esposizione di Milano, “Nutrire il pianeta. Energia per la vita”, su cui più regioni insieme organizzeranno eventi e incontri sempre sul territorio.

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