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Palermo – Lotta senza quartiere alla corruzione nella Pa

redazione

Palermo – Lotta senza quartiere alla corruzione nella Pa

mercoledì 24 Dicembre 2014

Le strategie del Comune di Palermo contro i dipendenti disonesti

PALERMO – Gli atti, le scelte, i provvedimenti attuati dall’Amministrazione comunale in materia di anticorruzione sono stati oggetto ieri mattina di una conferenza stampa svoltasi a Villa Niscemi con il sindaco Leoluca Orlando, l’assessore al Bilancio Luciano Abbonato, l’assessore alle Partecipate Cesare Lapiana e il segretario generale del Comune Fabrizio dall’Acqua.
“Le norme anticorruzione – ha detto Orlando – funzionano solo se c’è un clima favorevole da parte dei dipendenti comunali, dei dirigenti e della politica. Se così non è, la stessa normativa serve a far crescere il costo della corruzione. In questa lotta ai corrotti, comunque, secondo il sindaco Orlando “in Sicilia, l’amministrazione di Palermo è avanti più avanti delle altre”.
Il Piano anticorruzione del Comune di Palermo, dopo il vaglio del Consiglio comunale, è stato approvato dalla Giunta a marzo di quest’anno, in attuazione della legge 190 e la prossima revisione, a regime, è prevista entro il 31 gennaio prossimo e sicuramente entro un anno dall’entrata in vigore del Piano.
Tra i provvedimenti più salienti, il Piano prevede l’informatizzazione di alcuni settori al fine di diminuire il contatto pubblico-dipendente o la misura di rotazione dei dipendenti che deve applicarsi ogni tre, massimo cinque, anni e deve concludersi al 31dicembre 2014. In particolare, nelle aree a rischio individuate la rotazione riguarda il 33% del personale.  A oggi, i dati sulla rotazione riguardano il settore riqualificazione urbana, 146 unità; Suap 32 unità; Settore tributi 6 unità; Pianificazione del territorio 23 unità; Verde 55 unità, Risorse Umane 7 unità; Relazioni istituzionali 13 unità; Innovazione tecnologica 19 unità; Bilancio 5 unità e Area scuola 8 unità.
Il Comune ha anche predisposto un software, che sarà attivato a breve, che permetterà ai dirigenti di avere un quadro delle misure da adottare e una linea telefonica dedicata alle denunce di episodi di corruzione. Anche le attività sociali e la scuola saranno inseriti nei settori a rischio corruzione.
Un piano complesso, che prevede la formazione di tutti i dipendenti del Comune. “Ci si avvarrà – ha commentato il segretario generale Fabrizio Dall’Acqua – di formatori interni e sarà fatto tutto a costo zero. I temi trattati saranno relativi soprattutto ai valori etici, che sono la precondizione affinché si parli di anticorruzione. L’ambizione che si ha con questo piano, pur convinti della sua perfettibilità, è che questo possa essere uno strumento che concorra a individuare le aree esposte a maggiore rischio corruttivo, incoraggiare l’emersione di fatti corruttivi, affinando il sistema dei controlli”.
“Occorre cercare di diffondere una cultura diversa – ha concluso Dall’Acqua – per cercare di creare un clima che sia favorevole all’attecchimento dell’integrità, della legalità e quindi anche dell’anti corruzione”.

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