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Catania – Movida, si amplia il coro contro la sosta a pagamento

redazione

Catania – Movida, si amplia il coro contro la sosta a pagamento

martedì 13 Gennaio 2015

Il presidente della prima municipalità, cittadini e associazioni chiedono la revisione del provvedimento. Romano: “Totale fallimento, strade piene di abusivi e bus navetta vuoto”

CATANIA – È sperimentale da meno di un mese, ma ha già provocato dure reazioni. La sosta a pagamento nelle ore notturne non piace proprio ai catanesi, cittadini e amministratori, che chiedono al sindaco Bianco e alla sua squadra di rivedere il provvedimento emanato per regolamentare la sosta serale nell’area della cosiddetta movida, voluto inizialmente fino al 6 gennaio e riproposto nuovamente, nonostante le richieste di sospensione. Come quella del presidente della prima municipalità, Salvo Romano, secondo cui la decisione avrebbe dovuto essere concertata con chi, ed è il caso dei consiglieri di quartiere, ha il contatto diretto con la popolazione.
"Il risultato del periodo festivo sperimentale è stato un totale fallimento – ha affermato Romano- con le strade piene di abusivi e il movidabus, l’autobus per trasportare i cittadini nelle vie del centro, vuoto anche di sabato sera. Ci chiediamo, come Consiglio – ha continuato – a chi serva tutto questo, se non a creare nuovi problemi ai residenti del centro storico”.
E di fallimento parlano anche numerosi cittadini che, lavorando da tempo verso la liberazione della città dalle automobili, hanno organizzato una manifestazione in piazza per chiedere che le piazze, oggi divenute parcheggio per gli avventori dei locali notturni, vengano lasciate a disposizione della gente. Per questo si sono dati appuntamento, sabato scorso, in piazza Carlo Alberto, con tanto di cartelli e striscioni per invocare una politica della mobilità che vada oltre la contingenza. Valorizzazione delle piazze e attivazione dei parcheggi scambiatori periferici, alcune delle proposte avanzate, insieme a quella di ampliare la Zona a traffico limitato. “Bisogna ampliare le Ztl in primis e incrementare le piste ciclabili – hanno detto – così finalmente in molti potrebbero raggiungere il centro senza dover utilizzare l’auto”.
Anche il bus navetta a servizio della movida, secondo i manifestanti, per essere efficace dovrebbe allargare il suo giro e “raccogliere” chi frequenta i locali più distanti dal centro storico. “Se no – hanno aggiunto – rimarrà vuoto, così come ora”.
E, valorizzare le piazze e studiare azioni che contrastino l’accesso in centro di migliaia di automobili, è anche la richiesta del comitato Free Green, presieduto da Alfio Lisi, che giudica “insensata” la trasformazione di una dei più bei luoghi della città, piazza Carlo Alberto, in un enorme parcheggio.
“La piazza, tra le più belle a livello architettonico e di spazialità urbana – ha scritto in una nota – sarebbe ancora di più  se fosse curata e sistemata come si dovrebbe . E invece – ha aggiunto – in città si compiono scelte che, facendo ancora una volta gli interessi delle auto, vanno a discapito della viabilità e della vivibilità  della città. Per questo – ha concluso – Free Green si aspetta che l’amministrazione comunale compia un atto di ragionevole razionalità rivedendo la sua impopolare e infausta decisione di trasformare la piazza in un parcheggio serale”.
E c’è già chi ha pensato di presentare ricorso contro il provvedimento del sindaco Bianco: Il presidente dell’associazione di consumatori Codici, Manfredi Zammataro, si è rivolto all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato. “Riteniamo che la scelta del Comune di Catania di estendere le strisce blu anche durante le ore notturne sia palesemente illegittima nel prevedere un’unica tariffa (2,00 euro) indifferentemente dal tempo effettivo di parcheggio – ha dichiarato Zammataro – oltre che particolarmente lesiva per le attività commerciali del Centro storico”.

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