Incontro Renzi-Merkel, c’è intesa sulle riforme - QdS

Incontro Renzi-Merkel, c’è intesa sulle riforme

redazione

Incontro Renzi-Merkel, c’è intesa sulle riforme

sabato 24 Gennaio 2015

Ieri l’incontro fra i due leader a Firenze. Dalla cancelliera plauso al Governo

FIRENZE – Prima la svolta della commissione europea sulla flessibilità, poi il crollo del prezzo del greggio, il rapporto dollaro-euro e, infine, il via libera della Bce al Quantitative easing. Una serie di buone notizie che possono far tornare il sorriso al premier Matteo Renzi, costretto a districarsi negli ultimi giorni tra le beghe della politica interna italiana, dalle fibrillazioni in seno al proprio partito sulla legge elettorale, ai tentennamenti di Forza Italia sulle Riforme. E proprio su questo ultimo punto è arrivato ieri un nuovo assist al Governo da parte di Angela Merkel.
La cancelliera, in conferenza stampa sotto il David di Michelangelo, ha elogiato a lungo gli sforzi dell’Italia per rinnovarsi attraverso le riforme e, nel farlo, ha spronato Renzi ad andare avanti. Il premier si è soffermato rapidamente sul Qe arrivato dalla Banca centrale europea, giudicandolo un “fatto positivo”, ma subito dopo avverte che questo, come le altre “buone notizie”, non deve fornire alibi per alzare il piede dall’acceleratore e “scalare marcia”. Per Renzi è necessario “mettere il turbo” e nell’affermarlo il premier ha fornito un timing su riforme e legge elettorale, con le prime che saranno portate a casa “nel giro di alcune settimane”, mentre la seconda è cosa “praticamente fatta”.
Anche sul Jobs Act, Angela Merkel non ha lesinato complimenti per Renzi e il suo Governo. Grazie alla riforma del lavoro, secondo la cancelliera, “gli imprenditori tedeschi in Italia, che ho incontrato, mi hanno detto che non hanno più paura di assumere”.
I due capi di governo sono apparsi decisi a marciare insieme nelle prossime tappe dell’Unione europea. Nonostante tutto, però, le distanze su alcuni punti qualificanti come il grado di flessibilità da lasciare ai Patti europei rimangono, così come rimane la freddezza tedesca suscitata dalla svolta della Bce. “Crediamo nell’autonomia della Banca centrale europea e non ne commentiamo le scelte”, ha avuto modo di dire la Merkel.

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