Baccei: "Finanziaria ancora incompleta, mancano gli interventi per lo sviluppo e per i ceti meno abbienti" - QdS

Baccei: “Finanziaria ancora incompleta, mancano gli interventi per lo sviluppo e per i ceti meno abbienti”

Antonio Mercurio

Baccei: “Finanziaria ancora incompleta, mancano gli interventi per lo sviluppo e per i ceti meno abbienti”

mercoledì 28 Gennaio 2015

L’assessore regionale all’Economia, Alessandro Baccei, al termine dell’incontro con il presidente Crocetta e i partiti di maggioranza. Il segretario del Pd, Fausto Raciti: “I saldi di risparmio della Regione vanno definiti in relazione all’impegno di Roma”

PALERMO – Un confronto di oltre tre ore quello che si è svolto ieri tra il presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta e la maggioranza, per definire le linee guida di quella che sarà probabilmente per la Sicilia una finanziaria di “austerità” ma anche di crescita.
Nel vertice di maggioranza, che si è tenuto ieri a Palazzo d’Orleans, a Palermo, infatti, il governatore siciliano, assieme all’assessore all’Economia Alessandro Baccei e i rappresentanti delle forze che compongono la maggioranza, hanno avviato il confronto sugli obiettivi e le modalità, coerenti con i principi contenuti  nella legge di Stabilità, per delineare la finanziaria regionale. A partire dal taglio dei privilegi e a cominciare da quelli dei dirigenti della Regione, ma anche di giustizia ed equità sociale e recupero dell’efficienza dell’apparato burocratico.
“Il tipo di finanziaria che vogliamo disegnare – ha chiarito Crocetta – non è quella che stabilisce il prepensionamento dei dipendenti o la riorganizzazione dei consorzi di bonifica o dei forestali che abbiamo già definito,  ma che sia coerente con le linee di sviluppo indicate nel Dpef. Questo documento  sarà di austerità ma anche di crescita – ha aggiunto – un rigore finalizzato allo sviluppo”.
Un incontro “molto positivo” per Crocetta che ha bollato come “invenzioni” i contrasti con l’assessore regionale all’Economia, il tecnico inviato da Roma per rimettere in sesto i conti nell’Isola, Alessandro Baccei: “Nessuno dica che c’è un contrasto con Baccei perché sul fronte del rigore facciamo a gara a chi è più rigoroso. Vogliamo però che la finanziaria – ha proseguito Crocetta – non sia più un ‘salva Sicilia’ ma un documento di crescita”.
Conciliante è apparso anche il tono delle dichiarazioni di Baccei che si è mostrato aperto al dialogo con tutte le forze politiche: “Abbiamo avuto un primo incontro sulla finanziaria, ancora in bozza, ma che manca ancora di molte parti che riguardano lo sviluppo e l’attenzione ai ceti sociali meno abbienti. Completeremo queste parti – ha concluso – e lo faremo insieme con le forze di maggioranza e gli altri assessorati in un processo condiviso”.
Più cauto e critico nei confronti del governo regionale il segretario del Pd Raciti che ha posto l’accento sulla centralità dei trasferimenti del governo nazionale. “E’ iniziata una discussione anche se mancano ancora alcuni elementi perché c’è un tavolo aperto con il Governo nazionale che dovrà definire il suo impegno, così come i saldi di risparmio della nostra Regione vanno definiti in relazione all’impegno che l’esecutivo nazionale garantirà. Il mio auspicio – ha concluso – è che il confronto aperto sulla finanziaria si possa avviare nelle prossime settimane anche sul programma complessivo di governo, sulla direzione di marcia che si intende prendere guardando alla Sicilia dei prossimi tre anni”.
A questo proposito, Crocetta ha fatto sapere che venerdì è già stato fissato a Roma appuntamento per incontrare assieme a Baccei il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Graziano Delrio. “Siamo certi – ha ribadito – che ci sarà un atteggiamento positivo, come peraltro già c’è stato da parte del Governo nazionale, però la Sicilia non farà mai meno di Roma sul piano delle riforme e del rigore, indispensabile per segnare un percorso di discontinuità”.

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