La Regione cancella gli antichi mestieri - QdS

La Regione cancella gli antichi mestieri

Michele Giuliano

La Regione cancella gli antichi mestieri

venerdì 30 Gennaio 2015

Da Ircac e Crias sostegno a corrente alternata, 19 dei 22 mln utilizzati per pagare stipendi. Chiuse 9.000 pmi in 7 anni. Addio a sarti, tappezzieri, cappellai, falegnami, carrozzieri, gioiellieri, orologiai

Come l’azione del mare, inesorabile, che erode sempre più la costa, così in Sicilia l’artigianato anno dopo anno sembra colare a picco. Quello che era un tempo uno dei punti di forza dell’economia siciliana oggi invece pare essere entrato in un tunnel senza via d’uscita. Una lenta, lentissima eutanasia che rischia di spazzare buona parte delle speranze di ripresa dell’Isola per il mondo del lavoro e per la sua economia. Le conseguenze della crisi dell’artigianato in Sicilia sono state pesantissime: negli ultimi 7 anni, tra il 2008 e il 2014, secondo la Cna sono scomparse 9 mila piccole e medie imprese artigiane. Si è passati da 87 mila aziende del settore attive alle attuali 78 mila: “Contrazione che ha contribuito inevitabilmente ad una diminuzione del Pil che in Sicilia è stata superiore alla già disastrosa media siciliana – afferma il presidente regionale della Cna Giuseppe Cascone.

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