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Catania – Sant’Agata, nuove disposizioni per mantenere ordine e sicurezza

Melania Tanteri

Catania – Sant’Agata, nuove disposizioni per mantenere ordine e sicurezza

mercoledì 04 Febbraio 2015

Le novità arrivano dagli organizzatori (Curia arcivescovile e Comune di Ct) e dal Comitato per la legalità. Approvato piano la festa sicura 2015: a disposizione 800 volontari 24 ore su 24

CATANIA – Si entra nel vivo. Dopo l’offerta della cera, la sfilata delle autorità nella Carrozza del Senato e i tradizionali fuochi del 3, la festa in onore di Sant’Agata inizia ufficialmente. Con qualche significativa novità. Oltre al cambio della guardia per quanto riguarda il maestro del fercolo, con l’esordio di Claudio Consoli in sostituzione di Claudio Baturi, le festività del 2015 presentano alcune importanti differenze rispetto alle edizioni precedenti, sia per quanto riguarda l’ordine e la sicurezza che la legalità.
Ne hanno discusso a lungo gli organizzatori, Curia arcivescovile e Comune di Catania, con il Comitato per la legalità nella festa di sant’Agata – che ogni anno avanza richieste specifiche per rendere la terza festa religiosa più importante al mondo per numero di fedeli ordinata – per arrivare a una soluzione condivisa.
Per quanto riguarda il primo aspetto, anche quest’anno è stato approntato un dettagliato piano di protezione civile “Sant’Agata Sicura 2015”, con 800 volontari impegnati fino al 6 febbraio e con la sala operativa, coordinata per tutte le celebrazioni dal personale della Protezione civile comunale, in turnazione 24 ore su 24.
Ma non è tutto. Novità anche sul fronte dell’ordine e della legalità, con nuove disposizioni stabilite dopo un fitto confronto con il Comitato per la legalità nella festa di sant’Agata. Tra queste, l’obbligo per le candelore di comunicare in tempo reale i propri spostamenti in Questura e quello per cui le stesse saranno tenute a non distanziarsi eccessivamente dal Fercolo durante le processioni. Inoltre, per quanto riguarda gli aspetti prettamente economici, sempre su proposta del Comitato, il Comune dovrà assicurarsi che le donazioni ai cerei debbano essere tracciate da ricevute. 
“Affermiamo da sempre che i problemi riscontrati durante le festività agatine scaturiscono da un’assenza di concertazione tra i vari attori della manifestazione” – ha spiegato Renato Camarda, rappresentante del Comitato, che guarda già all’anno prossimo e propone di istituire un momento di dialogo, durante la fase dei preparativi, al quale possano prendere parte anche la protezione civile, le associazioni dei commercianti e lo stesso comitato per la legalità.
Una festa più ordinata, comunque, quella di quest’anno, anche se alcune restrizioni hanno fatto registrare accese proteste, come quella dei torronai “sfrattati” da piazza università. Per loro, nei giorni scorsi però è stato trovato l’accordo. Delle otto postazioni, quattro troveranno posto nelle traverse della piazza Università e altre quattro nella via di Sangiuliano a ridosso dei Quattro canti, con la prescrizione, per quelle collocate sul lato della salita, di rimuovere le postazioni prima del passaggio della vara di Sant’Agata la sera del 5 febbraio.
Anche quella di “liberare” il percorso, come la creazione di isole per la cera, è stata una proposta avanzata dal Comitato.

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