L’Ars applaude l’assessore, il ministro Lorenzin invia la task force - QdS

L’Ars applaude l’assessore, il ministro Lorenzin invia la task force

Raffaella Pessina

L’Ars applaude l’assessore, il ministro Lorenzin invia la task force

giovedì 19 Febbraio 2015

Sul caso della neonata morta, il Governo ha relazionato a Sala d’Ercole. Falcone, capogruppo Fi: “Errato non fare il dibattito in Aula”

PALERMO – L’assessore regionale alla Salute ha relazionato ieri sera in Aula all’Assemblea regionale sulla vicenda di Catania, confermando di aver puntualmente seguito tutti i passaggi necessari per accertare la verità sui tragici fatti che hanno visto la morte della piccola Nicole, la neonata deceduta nella notte tra l’11 e il 12 febbraio.
L’assessore ha detto di aver saputo dalla stampa che il Ministro aveva deciso di mandare degli ispettori per fare luce sulla vicenda. Ha ricordato che in Sicilia in conformità al piano sanitario regionale è stata aggiornata la rete dei punti nascita per soddisfare le esigenze neonatali. In Aula era presente anche il governatore Crocetta.
Lucia Borsellino ha elencato tutti i passaggi che l’assessorato ha seguito per mettere a punto il settore della sanità per adeguarsi agli standard nazionali. L’assessore ha rilevato la necessità di migliorare la comunicazione tra le strutture e il 118 e incrementare le azioni formative per tutto il personale. Poco prima erano uscite delle agenzie in cui il ministro al ramo aveva affermato : “Se non interverrà la Regione lo farà il ministero”. Beatrice Lorenzin rispondendo a una domanda durante il question time alla Camera ha detto: “I posti letto nelle unità Utin in Sicilia sono 114, numero superiore a quello fissato a livello nazionale che è pari a 80 – ha spiegato – ma perchè Nicole non lo ha trovato? La risposta sta nella parola appropriatezza. Sarà mia cura verificare anche tramite l’analisi delle cartelle cliniche dei bimbi ricoverati l’appropriatezza dell’uso dei posti letto a Catania’’.
 
Il ministro ha anche detto che a Catania non sono state rispettate le norme previste per il trasporto dei neonati, e se non si interviene una vicenda come quella della piccola Nicole può ripetersi e che il ministero della Salute istituirà una task force per le indagini nei casi di malasanità. “Ho deciso di istituire una unità di crisi proprio per fare ispezioni nei casi di malasanità che saranno diverse da quelle effettuate fino ad oggi”.
 
Lorenzin ha poi ribadito che i punti nascita che fanno meno di 500 parti l’anno andrebbero chiusi: ’’Si continuano a mantenere anche sotto i 500 parti l’anno che per noi sono inaccettabili in ogni punto del territorio nazionale, perchè sotto quei livelli i punti nascita sono pericolosi”. “La task force servirà anche ad avere una tempestiva chiarezza su alcuni elementi di tempestività. Le carenze sono state segnalate alla Regione Sicilia già dal 2012’’. “Noi cercheremo di lavorare insieme alle istituzioni regionali, – ha detto poi il ministro della Salute- non c’è intenzione di fare un processo penale ma dobbiamo risolvere il problema, non possiamo aspettare il settembre 2015. Ho previsto un forte impegno di Agenas di affiancamento delle Regioni, soprattutto per quelle sotto tutela dove si verifica una mancanza di livelli essenziali di assistenza adeguati’’.
Stonano di contro le battute di mano dei deputati regionali addirittura in piedi e applausi all’assessore alla Salute, Lucia Borsellino al termine della relazione al Parlamento. L’assessore ha preso le difese della Regione. “La Regione si considera parte danneggiata e offesa nel procedimento in essere aperto dalle Procure di Ragusa e Catania, l’ho già comunicato ai magistrati”. “Mi riservo di nominare un tecnico di parte”.
“È un grave errore – ha commnetato Marco Falcone, capogruppo di Forza Italia all’Ars – fare riferire l’assessore Borsellino all’Ars sul caso Nicole senza consentire al’aula stessa di fare delle valutazioni sull’operato politico del governo Crocetta. è infatti molto semplice cavarsela con un monologo senza dar vita al contraddittorio”. “Purtroppo – ha aggiunto – capiamo che il governo Crocetta ha chiesto di ripiegare in tal senso, impedendo alla Sicilia di conoscere fino in fondo le gravi responsabilità e inadempienze di Palazzo d’Orleans sul servizio sanitario regionale e sulla qualità delle prestazioni ospedaliere offerte ai cittadini. Il presidente Ardizzone, nella sua veste buonista, lo ha consentito”.

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