Il Cnr per la valorizzazione dei talenti - QdS

Il Cnr per la valorizzazione dei talenti

Desiree Miranda

Il Cnr per la valorizzazione dei talenti

mercoledì 04 Marzo 2015

Sono 80 i borsisti, tutti siciliani e con meno di 35 anni, che stanno partecipando al periodo di ricerca di 11 mesi offerto loro dall’Istituto e ricevono una borsa di studio di circa 1.500 euro al mese. Diverse le aziende tecnologiche che li stanno seguendo nel loro percorso

CATANIA – “Strumenti del CNR e del territorio per la generazione di imprese tecnologiche”. È questo il titolo dell’evento formativo che si è svolto lo scorso venerdì nella sede CNR di Catania e organizzato da Valorizzazione Ricerca CNR – Struttura di particolare rilievo della Direzione Generale del CNR in collaborazione con gli istituti CNR della Sicilia Orientale per l’Ambiente Marino Costiero (IAMC), dei Beni Archeologici e Monumentali (IBAM), di Chimica Biomolecolare (ICB), di Scienze Neurologiche (ISN), per la Valorizzazione del Legno e delle Specie Arboree (IVALSA).
Si tratta di una giornata di incontro e confronto tra gli enti che hanno un ruolo importante nella società attuale e in particolare tra il Consiglio Nazionale delle Ricerche e le aziende e le realtà sul territorio che possono supportare lo sviluppo di nuove idee di ricerca verso la realizzazione di progetti imprenditoriali innovativi.
“È una giornata di focalizzazione del progetto di ricerca organizzato in collaborazione tra il Cnr siciliano e l’amministrazione del governo regionale al fine di formare giovani siciliani all’interno dell’Istituto di ricerca che alla fine dovranno creare degli spin off di ricerca.
Parliamo di veri e propri soggetti imprenditoriali che si fondano sulla ricerca e alla cui spalle hanno un ente pubblico come il Cnr”, afferma il direttore dell’Istituto dei beni archeologici e e monumentali, Daniele Malfitana. E per potere creare uno spin off, ovvero una realtà imprenditoriale, è lo stesso Cnr che avvicina le aziende agli studenti attraverso giornate come quella che si è svolta lo scorso weekend. Si tratta di coniugare l’esperienza delle aziende già affermate con le idee di ricerca proposte da giovani ricercatori nell’ambito del progetto “Rafforzare l’occupabilità nel sistema di R&S e la nascita di spin off di ricerca in Sicilia” (Avviso n. 1 del 2012).
Il finanziamento è misto, in parte arriva dall’assessorato regionale all’Istruzione e Formazione Professionale della Regione Siciliana, in parte dal Fondo Sociale Europeo per la programmazione 2007/2013.
Sono 80 i borsisti, tutti siciliani e con meno di 35 anni che stanno partecipando al periodo di ricerca di 11 mesi offerto loro dal Cnr e ricevono una borsa di studio di circa 1.500 euro al mese.
Il periodo della borsa è in corso e terminerà il prossimo settembre 2015.
Un progetto diverso dal solito e che diversamente dal solito “andrà di certo a buon fine”, afferma  il direttore dell’Istituto dei beni archeologici e monumentali, Daniele Malfitana, perché ha una caratteristica particolare che lo differenzia dagli altri: “È nato per una collaborazione tra Regione e Cnr e questo porta con sé grandi possibilità di specializzazioni”, dichiara Malfitana.
Tra le tante e importanti aziende venute a conoscere i borsisti, ma anche a farsi conoscere da questi, Confindustria, il Distretto Tecnologico Sicilia Micro e Nano Sistemi S.c.a.r.l, il Consorzio di Ricerca per l’Innovazione Tecnologica Sicilia AgroBio e Pesca Ecompatibile, il Sicilian Venture Philanthropy Foundation, ma anche UniCredit Banca, Enterprise Europe Network, Medivis, SIFI e tanti altri. “Abbiamo creato una grande collaborazione con il Cnr a tutto tondo perché abbiamo un obiettivo comune di ricerca e lavoro perché i nostri giovani possano avere un lavoro, ma anche e soprattutto le competenze necessarie”, dichiara Nicoletta Amodio, responsabile del settore ricerca e e innovazione per la Confindustria nazionale.
 

 
Ricerca finalizzata al lavoro futuro
 
Ricerca finalizzata al lavoro e collaborazioni con partner pubblici e privati per fare nascere nuovi spin off. È quanto è organizzato da Cnr e Regione Siciliana e che coinvolge 80 ricercatori dell’isola. “Il Cnr ha tante anime e obiettivi. Vive di ricerca e crede nei giovani che con il giusto accompagnamento sanno fare grandi cose. Il tempo a disposizione è poco, ma la difficoltà maggiore sta nella mancanza di continuità”, dichiara Alberto Silvani, responsabile della valorizzazione del Cnnr nazionale. Grande spazio alla ricerca come ad esempio quella portata avanti da Angela Patti, primo ricercatore di chimica biomolecolare che forma 8 borsisti tra cui Martina Ussia. “Forniamo alta formazione di tipo applicativo e in particolare nel mio settore, siamo chimici che vogliono dare il proprio contributo al miglioramento del benessere”, afferma Patti. A parlare dal punto di vista degli studenti è Martina Ussia, 27 anni, laureata in chimica organica e biorganica. “Facciamo didattica scientifica e manageriale e passiamo molte ore per e-learning on the job. Il corso mira infatti a passare dalla teoria della ricerca alla pratica del lavoro. Non ho ancora la maturità imprenditoriale, ma sono certa che questo progetto rappresenti opportunità per nuovi orizzonti. Non è l’ufficio di collocamento, ma mi permette di conoscere professionisti su ampio raggio”, conclude.

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