Garanzia giovani ai blocchi di partenza - QdS

Garanzia giovani ai blocchi di partenza

Michele Giuliano

Garanzia giovani ai blocchi di partenza

giovedì 19 Marzo 2015

L’assessore al Lavoro Bruno Caruso avvia il sistema che prevede micro formazione per i Neet con 500 euro al mese. Dotazione finanziaria di 52 milioni di euro, presto piani di avanzamento e modalità operative

PALERMO – Attorno al sistema di politiche attive del lavoro continua a regnare l’incertezza in casa Regione Sicilia. Garanzia Giovani sembra che stia seriamente ripartendo dopo i tanti “stop&go” che ne hanno frenato la sua corsa che era stata vista come la panacea di molti mali che affliggono il mondo del lavoro siciliano.
In questi giorni l’assessore regionale al Lavoro, Bruno Caruso, ha annunciato l’avvio del sistema: si tratta nel dettaglio di micro formazione con corsi da 50 a 200 ore che dovrebbero coinvolgere 13 mila soggetti con 500 euro per sei mesi, prolungabili a dodici, nei casi particolarmente svantaggiati. La dotazione finanziaria è di 52 milioni di euro.
Nei prossimi giorni lo staff dell’assessore volerà a Roma per concordare piani di avanzamento e modalità operative delle singole iniziative. Sia di quelle già messe a punto, sia di quelle che serviranno da volano per la ripartenza.
Lo stesso Caruso sostiene di credere molto in questo sistema perché, almeno sulla carta, effettivamente tenta di aggredire uno dei punti più deboli del mercato del lavoro siciliano, quello cioè dei cosiddetti Neet, soggetti fuori dalle dinamiche occupazionali e con pochissime prospettive di inserimento. “L’obiettivo che ci viene chiesto di raggiungere è quello di una sincronizzazione tra politica passiva e politica attiva, finalizzata all’attivazione di misure per la fuoriuscita dal bacino dei precari – sottolinea l’assessore -. Non è un caso che si stiano utilizzando risorse rese funzionali al tirocinio finalizzato che possano condurre ad una  formazione mirata che si conclude con l’inserimento nel mondo del lavoro”.
Ad essere chiesto il sostegno e supporto anche dei tanto criticati Centri per l’impiego per far partire la complessa macchina a regime: “I Cpi dovranno sostenere il peso di un confronto con gli operatori del mercato e gli intermediari che partono avvantaggiati – precisa Bruno – e rispetto ai quali necessita l’allestimento di un’offerta nuova e competitiva rispetto al passato”.
In quest’ottica proprio in questi giorni è nato il tavolo permanente per le politiche sociali in Sicilia formalizzato attraverso la stipula di un protocollo siglato con le organizzazioni sindacali ed Anci. Un organismo chiamato a monitorare proprio l’attuazione degli interventi nell’ambito delle politiche sociali, socio-assistenziali e di welfare in Sicilia. Basterà questo a fare superare i tantissimi intoppi che attorno al lavoro e alla formazione si sono accavallati?
 


Il giallo degli accreditamenti “irregolari"
 
Attorno a Garanzia giovani anche un giallo tutt’ora da risolvere. “Un annuncio anomalo nella forma e, soprattutto, nella sostanza”. Il gruppo parlamentare del Movimento 5 Stelle all’Ars scende in campo contro l’elenco pubblicato senza alcun numero di protocollo, nel sito della Regione che annuncia gli accreditati all’erogazione delle attività previste da Garanzia giovani. Nella lista figurano Ecap ed Enfap, due enti a cui era stato revocato l’accreditamento, “interdetti dallo svolgimento di qualsivoglia attività di orientamento e/o formazione professionale nell’ambito della Regione siciliana”, e tuttora nel libro dei “cattivi” della Regione. “Come ci è stato confermato dai dirigenti del Dipartimento regionale Formazione – dice la deputata Valentina Zafarana – i due enti sono tutt’ora privi di accreditamento, non si capisce pertanto come possano figurare nell’elenco”. Sulla questione il Movimento presenterà nei prossimi giorni una interrogazione all’Ars.

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