Ddl stabilità e Enti locali l’Anci Sicilia ieri all’Ars - QdS

Ddl stabilità e Enti locali l’Anci Sicilia ieri all’Ars

Raffaella Pessina

Ddl stabilità e Enti locali l’Anci Sicilia ieri all’Ars

martedì 31 Marzo 2015

Si è svolto a Palazzo dei Normanni il confronto con il presidente Ardizzone. Crocetta: “Per i Comuni misure di contenimento della spesa”

PALERMO – È cominciato il braccio di ferro all’Assemblea regionale sul documento della finanziaria fatto pervenire la scorsa settimana agli uffici di Palazzo dei Normanni da parte del governatore Crocetta.
La seduta della Commissione Bilancio infatti è stata rinviata a domani mattina perchè i funzionari si sono riuniti con il presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone per valutare l’ammissibilità delle norme contenute nella legge di stabilità regionale, così come annunciato in precedenza dallo stesso Ardizzone.
Da quanto si apprende, sarebbero già diverse le norme valutate come inammissibili dagli uffici dell’Ars. Il presidente dell’Ars infatti non intende far passare dai banchi del Parlamento il documento sic et simpliciter solo per fare in fretta. Domani comunque entriamo nell’ultimo mese disponibile per l’esame e l’approvazione dei documenti finanziari. Il termine dell’esercizio provvisorio scade infatti alla fine di aprile e non sarà tanto facile trovare il tempo di esaminare in Aula le norme che regolano la finanza regionale, se la cadenza delle sedute rimarrà quella degli ultimi mesi, e cioè di una, massimo due sedute alla settimana.
Il presidente della Regione Rosario Crocetta ha detto: “Nella finanziaria regionale sono previste misure importantissime a favore dei Comuni a partire dal contenimento della spesa per i gettoni dei consiglieri comunali”. “Sinceramente – continua il presidente – non vedo le difficoltà quando il lavoro di un consigliere viene valutato un terzo di un assessore. Ci sono stati e ci sono abusi che dobbiamo contenere. E questo solo a vantaggio della finanza locale”. E’ previsto dentro finanziaria che una parte della programmazione europea venga gestita direttamente dalle città metropolitane e dai liberi consorzi, mentre la penale sulla indifferenziata “è semplicemente una misura che serve a stimolare la raccolta differenziata, riducendo i costi che devono sostenere i comuni”.
I comuni virtuosi avranno a disposizione un fondo per la differenziata che proviene da quei comuni “che virtuosi non sono e che non portano avanti alcuna iniziativa per favorire la raccolta intelligente dei rifiuti”.
È inaccettabile per Crocetta che in Sicilia la raccolta differenziata sia ferma al 10%: “Siamo all’ultimo posto in Italia e bisogna prendere seri provvedimenti. Sempre a favore dei comuni prevediamo una misura per assicurare i prospetti delle abitazioni, che favorirà la crescita delle imprese nel settore dell’edilizia e ad esso collegato”.
Proprio ieri pomeriggio si è svolto a Palazzo dei Normanni, il confronto tra l’ufficio di Presidenza dell’Ars, con in testa il presidente Giovanni Ardizzone, e i presidenti delle commissioni parlamentari con l’Anci Sicilia sulle norme della finanziaria che riguardano gli enti locali.

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