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Catania – Società Partecipate, disatteso piano operativo di riduzione

Melania Tanteri

Catania – Società Partecipate, disatteso piano operativo di riduzione

martedì 31 Marzo 2015

Sicilia democratica: “Nessuna notizia certa nonostante i termini fissati dalla Legge Stabilità 2015”. “Ritardo che si ripercuote sul futuro delle aziende e su quello di 1.700 lavoratori”

CATANIA – Le aziende partecipate ancora al centro del dibattito politico; anzi, della polemica. Il gruppo consiliare di Sicilia democratica a Palazzo degli Elefanti composto da Carmelo Nicotra, Sebastiano Arcidiacono e Giuseppe Catalano, ha infatti lanciato delle accuse, tutt’altro che velate, nei confronti dell’amministrazione e, in particolare, dell’assessore al ramo, Giuseppe Girlando, di superficialità a causa dei ritardi nella predisposizione dei piani di sviluppo delle aziende comunali.
“È molto grave sia sotto il profilo istituzionale che amministrativo che allo scadere dei termini fissati dalla normativa contenuta nella Legge di Stabilità 2015 sulle società partecipate non si abbia ancora nessuna notizia certa, se non meri annunci fini a se stessi, sul piano di razionalizzazione, la cui approvazione è rimessa al Consiglio comunale – scrivono i rappresentanti di Sd – e questo, per evidente superficialità di chi nell’amministrazione comunale ricopre la responsabilità”.
Un ritardo che, secondo i consiglieri, si ripercuote inevitabilmente sul futuro non solo delle stese aziende, ma anche su quello di circa 1700 lavoratori “che in questi due anni – proseguono – di scelte mancate o rinviate hanno dovuto pagare un prezzo salatissimo con l’applicazione di severissimi contratti di solidarietà che hanno inciso pesantemente sulle loro famiglie.
 
Nessuna idea si ha ancora sui contratti di servizio da parecchio tempo scaduti e da tutti ritenuti obsoleti – aggiungono. Nessun serio piano industriale sembra alle viste malgrado l’obbligatoria riduzione delle partecipazioni entro il 2015 – sottolineano – con conseguente risparmi di spesa; e il piano di razionalizzazione che ancora rimane nella nebulosa degli scampoli di notizie pubblicate dai giornali”.
Accuse puntualmente respinte da Girlando secondo il quale, gli esponenti di Sicilia democratica avrebbero mal compreso la norma di legge. “Se – afferma l’assessore in una nota – invece di discutere tra loro e stilare un comunicato stampa Arcidiacono, Catalano e Nicotra avessero letto meglio la norma da loro stessi richiamata si sarebbero accorti che, secondo il comma 612 della legge di stabilità 2015, ‘I Sindaci definiscono e approvano, entro il 31 marzo 2015, un piano operativo di razionalizzazione delle società e delle partecipazioni societarie direttamente o indirettamente possedute, le modalità e i termini di attuazione. Tale piano, corredato da apposita relazione tecnica è trasmesso alla competente sezione regionale di controllo della Corte dei Conti’. Insomma, evidenzia Girlando, “la legge rimette alla competenza del Sindaco e non del Consiglio Comunale, la redazione e approvazione del Piano e la sua successiva trasmissione”.
In ogni caso, l’assessore assicura di “aver già iniziato ad illustrare le idee dell’amministrazione sulle Partecipate nelle commissioni consiliari competenti”.

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