Eolico, Venturi non si allinea al Governo - QdS

Eolico, Venturi non si allinea al Governo

Marina Pupella

Eolico, Venturi non si allinea al Governo

martedì 27 Ottobre 2009

Il presidente Lombardo aveva assicurato: niente più pale sul territorio siciliano. Restano in attesa 146 richieste. Dal suo insediamento, l’assessorato all’Industria ha autorizzato un impianto su 12 richieste “verdi”

PALERMO – Uno straordinario viavai di gente che affolla i corridoi e le stanze dell’assessorato regionale all’Industria in attesa delle convocazioni delle conferenze di servizio. Imprenditori con al seguito squadre di ingegneri ed avvocati,  rappresentanti degli enti locali che, dietro invito degli uffici, si presentano per conoscere l’esito (o semplicemente per un confronto) delle istanze per i progetti volti alla produzione di energia da fonti rinnovabili. In assessorato, nel corso di una settimana si riuniscono mediamente 22 conferenze e non potrebbe essere altrimenti se, come hanno annunciato qualche settimana fa, vogliono rispettare l’obiettivo delle 60 solo per il mese di ottobre.
 
Dall’insediamento dell’assessore Marco Venturi l’attività dell’assessorato ha subito un nuovo impulso. “Sono state concesse – dice Venturi – 12 autorizzazioni nel periodo che va da giugno ad ottobre: 8 relative alla realizzazione di impianti fotovoltaici, 3 per le biomasse ed uno per un impianto eolico”. Spiega il dirigente generale Nicola Vernuccio: “Alcune istanze necessitano ancora di essere implementate da documenti mancanti. Non è detto che da una prima riunione sortisca già un decreto autorizzativo. Molto più spesso, invece, accade che ci si debba confrontare con le parti, enti locali, assessorato al territorio, genio civile e quant’altro, per raggiungere poi un accordo. Tengo a precisare che noi stiamo lavorando a richieste presentate fin da aprile 2008, mentre altre continuano ad arrivare”. L’assessorato fornisce i dati relativi alle autorizzazioni rilasciate dal 2005 ad oggi nel campo dell’energia alternativa. Nel computo risultano 1.269 MW, di cui 130 da biomasse, 5,8 MW da cogenerazione, 6 MW da solare termodinamico e 96, 5 MW da fotovoltaico. La fetta più consistente di energia autorizzata, pari a 1.031 MW, è quella dell’eolico.
Tale andamento sembra non allinearsi con quanti lamentano che molte aziende legate all’indotto stanno chiudendo i battenti o dichiarando fallimento. è il caso, ad esempio, del presidente della Siteco spa, azienda produttrice di torri eoliche, che denuncia una totale assenza e sensibilità della Regione oltre che il mancato avviso via internet dei calendari delle conferenze dei servizi.
“Oggi abbiamo avuto revocati i contratti per diciotto milioni di euro- riferisce – e la nostra azienda, con 250 dipendenti, rischia di chiudere. A fine dicembre termineremo le ultime commesse e poi manderemo tutti a casa.  Inoltre, non capisco perché non siano state pubblicate su internet le date delle convocazioni ed i nomi dei richiedenti”.
 
Sulla questione risponde lo stesso Vernuccio che tira in ballo il segreto industriale e spiega: “Preferiamo convocare tramite posta tradizionale i singoli interessati per tutelare al massimo la privacy ed il segreto industriale. In realtà ci siamo posti il problema, ma senza autorizzazione dell’istante potremmo incorrere nel reato di violazione del segreto industriale. Trattandosi di temi relativi a progetti industriali, siamo tutti tenuti al segreto d’ufficio. La liberatoria non è un documento richiesto. Per quanto riguarda il rischio di chiusura dell’azienda, ammetto che umanamente sono vicino a quei lavoratori. Noi autorizziamo solo impianti che rispettino le linee del Pears e l’azienda deve essere competitiva sul mercato”.
Intanto al dipartimento Industria sono arrivate richieste di autorizzazione per 13mila 205 MW. Una quantità enorme.
 

 
Il predecessore. Gianni contro Lombardo: “Frena lo sviluppo”
 
Sulla questione delle autorizzazioni per la produzione di energia da fonti rinnovabili interviene anche il deputato regionale dell’Udc ed ex assessore all’Industria, Pippo Gianni. Che non usa certo toni moderati nei confronti del governatore Lombardo e dice: “Il problema non è quante autorizzazioni siano state rilasciate, ma piuttosto il fatto che il presidente della Regione abbia, con un gesto di prepotenza ed arroganza, bloccato il futuro del progresso di questa regione, che è molto legato alla possibilità di creare energia pulita con l’eolico, il fotovoltaico e qunt’altro. Si sta frenando –rincara- lo sviluppo di un’economia che poteva essere portato da svariati miliardi di investimenti di privati”. E poi l’affondo. “Credo che il presidente Lombardo sia fortunato, perché c’è una legge ignobile che, una volta eletto, consente al governatore di divenire un tiranno assoluto”.
Quindi torna sul fotovoltaico ricordando che da assessore aveva imposto agli imprenditori dei vincoli per lo smaltimento degli specchi a fine uso. In altri termini, essi hanno l’obbligo di smaltire i pannelli in apposite discariche una volta usurati.
 

 
A Monreale campo fotovoltaico da 5 Megawatt e 25 milioni
 
Palermo – Un campo fotovoltaico da 5 megawatt capace di produrre 9.100.000 kwh all’anno, pari al consumo di 2500 famiglie. La “fattoria solare’’ sorgerà in località Scardino (territorio di Monreale), sara’ realizzata dalla societa’ Heliospower (gruppo Airon) che investira’ circa 25 milioni di euro sull’impianto che dovrebbe essere pronto entro il primo semestre del 2010. Il decreto autorizzativo è stato emesso nei giorni scorsi dal ‘’Servizio II- risorse minerarie ed energetiche’’ dell’assessorato all’Industria, diretto da Francesca Marcenò. “Si tratta di un impianto di ultima generazione che integra le attivita’ agricole con la produzione di energia elettrica. Il progetto – spiega l’assessore Marco Venturi – prevede anche l’inserimento di 3000 piante e la realizzazione di un bacino idrico artificiale che servirà sia per la raccolta dell’acqua sia da rifugio per la fauna. Non sono previste installazioni permanenti di cemento armato e a regime daà occupazione ad una decina di persone’’.

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