Tagli sanità: raggiunta l’intesa tra le Regioni - QdS

Tagli sanità: raggiunta l’intesa tra le Regioni

Mariaelena Casaretti

Tagli sanità: raggiunta l’intesa tra le Regioni

sabato 18 Aprile 2015

Individuazione misure di razionalizzazione e di efficientamento della spesa del Servizio sanitario nazionale. Sergio Chiamparino: “Sistema sanitario in pericolo per gli anni a venire, urge attuare riforme”

ROMA – Convocata in seduta straordinaria ,lo scorso mercoledì 15 aprile, la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome ha approvato, con il voto contrario del Veneto, un’ipotesi di intesa su come distribuire i quasi 2,3 miliardi di euro di tagli, imposti alla Sanità come riduzione del Fondo sanitario 2015.
Concordati, allo stesso tempo, dai governatori, due emendamenti in riferimento alle “misure di razionalizzazione ed efficientamento della spesa per il Servizio Sanitario Nazionale”, attualmente al vaglio dell’Esecutivo che ha aggiornato la seduta della Conferenza al prossimo 23 aprile.
Meno di una settimana, quindi all’intesa definitiva tra Regioni e Governo sui tagli alla sanità in ballo, oramai, dall’approvazione della legge di Stabilità 2015. Nello specifico, gli emendamenti chiesti dalle Regioni riguardano la richiesta di rivedere il Patto per la Salute 2014-2016 ai sensi dell’articolo 30, comma 2 alla luce delle disposizioni previste dalla Legge di Stabilità 2015, che prevedono la riduzione delle risorse, anche al fine di consentire l’erogazione dei Lea; l’avvio del tavolo con l’Aifa sui i farmaci innovativi (di cui all’art.1, comma 593, della legge n. 190/2014); la riflessione sul provvedimento “omnibus” in sanità, a partire dalla riforma delle agenzie, Agenas ed Aifa, dell’Istituto Superiore di Sanità e della governance del sistema; e la verifica dell’applicabilità del regolamento sull’assistenza ospedaliera alla luce dell’attuale situazione finanziaria.
 
“Se le proposte delle Regioni saranno accolte, il sistema potrà reggere e si potrà garantire la sostenibilità del Servizio sanitario nazionale per il 2015” –  ha detto  il presidente della Conferenza delle Regioni, Sergio Chiamparino al termine della seduta, sottolineando la piena disponibilità del Governo riscontrata in seduta e al tempo stesso  la necessità da parte dell’Esecutivo di ulteriori approfondimenti per una materia che coinvolge direttamente il ministero dell’Economia.  Regioni unite in merito alle leve su cui impostare i tagli sulla sanità e nel considerare questa situazione finanziaria un problema difficile da affrontare per l’anno in corso, ma impossibile da risolvere per il 2016 e il 2017.
Unica nota stonata il Veneto, contrario in toto all’intesa sull’ipotesi di tagli approvata nei giorni scorsi dalla Conferenza, perché estremamente convinto  che i tagli del Def siano orizzontali. Per il sistema sanitario degli anni a venire, Chiamparino lancia l’allarme, ma rimane fiducioso nei confronti di una riforma che porterà ad un possibile sblocco in grado di permettere nuove assunzioni e nuovi investimenti. Appuntamento, dunque, al 23 aprile.

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