Fondi per le imprese turistico-culturali nel Meridione: il 50% a fondo perduto - QdS

Fondi per le imprese turistico-culturali nel Meridione: il 50% a fondo perduto

Gaetano Piccione

Fondi per le imprese turistico-culturali nel Meridione: il 50% a fondo perduto

martedì 21 Aprile 2015

Confeserfidi promuove iniziative in favore di turismo e cultura accessibili attraverso un bando di Invitalia

RAGUSA – Rappresentano una bella opportunità, i 18 milioni di euro destinati a quanti sono in attesa di occupazione e a quanti vogliono intraprendere la carriera imprenditoriale. I fondi sono accessibili attraverso il bando per il sostegno di “Nuove iniziative nella filiera turistico-culturale di Invitalia”, promosso da Confeserfidi, che sta mettendo a punto in favore dell’autoimpiego misure per sostenere ed assistere quanti vorranno creare nuove imprese, offrendo le proprie attività di analisi, consulenza, intermediazione finanziaria, assicurativa e un ventaglio ampio di servizi correlati.
Il Fondo perduto arriverà fino al 50% per nuove iniziative nella filiera turistico-culturale e che saranno promosse da disoccupati. Le misure d’aiuto sono tese a favorire la diffusione di forme di autoimpiego attraverso strumenti di promozione del lavoro autonomo e dell’autoimprenditorialità. Obiettivo è quello di riqualificare l’offerta turistico-culturale e paesaggistica dei territori e contemporaneamente creare nuove opportunità per l’ingresso nel mercato del lavoro. Le agevolazioni previste riguardano le regioni di Calabria, Campania, Puglia e Sicilia, e i soggetti ammessi potranno accedere ai benefici per gli investimenti, secondo i limiti fissati dall’UE.
Numerose le idee d’impresa realizzabili a sostegno della crescita e dello sviluppo territoriale in ambito turistico-culturale: trasporto mediante taxi o noleggio di autovetture da rimessa con conducente; gestioni di funicolari, ski-lift e seggiovie; trasporto di passeggeri, marittimo, costiero o per vie d’acqua interne (inclusi i trasporti lagunari); strutture ricettive; attività di alloggio connesse alle aziende agricole; camping ed aree attrezzate per camper e roulotte; noleggio autovetture ed autoveicoli leggeri, biciclette, imbarcazioni da diporto (inclusi i pedalò) senza equipaggio; agenzie di viaggio; tour operator; società di servizi turistici che forniscano personale di assistenza; organizzazione di eventi; gestione di luoghi e monumenti storici; attività degli orti botanici, dei giardini zoologici e delle riserve naturali; gestione di stabilimenti balneari marittimi, lacuali e fluviali; stabilimenti termali; corsi sportivi e ricreativi; gestione di piscine, impianti sportivi polivalenti ed nca, palestre; ristorazione senza somministrazione, ambulante e non; gelaterie e pasticcerie ambulanti e non; catering; bar e altri esercizi simili senza cucina; noleggio di attrezzature sportive e ricreative; Attività di design e produzione artigianale ed industriale; lavorazione artistica del marmo e di altre pietre affini; gestione di musei, teatri, auditorii e simili strutture artistiche; editoria; attività di produzione cinematografica, di video e di programmi televisivi e radiofonici; ideazione di campagne pubblicitari; promozione di studi architettonici ed ingegneristici e tanto altro ancora.
Il bando non prevede scadenza ma rimane attivo fino ad esaurimento del plafond.
 

 
Una iniezione di fiducia per le imprese siciliane
 
Bartolo Mililli, amministratore delegato ConfeserFidi, ha definito tale nuova scelta a vantaggio dell’imprenditoria come “Importante e fondamentale”. Gli ultimi anni sono stati impegnativi e difficili – continua Mililli -. è ora necessario trovare nuove forme di cooperazione per raggiungere gli scopi mutualistici di ogni confidi. Adesso ConfeserFidi punterà ad avere nuove adesioni,  con particolare riguardo ai giovani disoccupati talentuosi e volenterosi, oltre che alle realtà locali più vive e radicate. Possiamo superare le sfide del futuro solo se pensiamo oltre le nostre strutture, mantenendo i nostri virtuosismi. La forza del Consorzio è quella  coadiuvare sempre di più funzionalmente Banche e Filiali, facendosi carico di parte della mole del lavoro quotidiano che esse svolgono: selezionando la clientela con informazioni esatte riguardo la stessa e alleggerendo i tempi di istruttoria delle pratiche; ovviando alle eventuali perdite con garanzie fino all’80% e rispondendo alle obbligazioni con un patrimonio proprio di 30 milioni di euro che conferisce al Consorzio anche una maggiore autonomia decisionale ed operativa. Insomma, si tratta di un segnale forte, una iniezione di fiducia, a sostegno delle imprese siciliane grazie a Confeserfidi, iscritto dalla Banca d’Italia all’art. 107 del Testo unico bancario, leader nel mercato.

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