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Sbarchi, emergenza infinita. Coste siciliane sotto assedio

redazione

Sbarchi, emergenza infinita. Coste siciliane sotto assedio

mercoledì 06 Maggio 2015

Quasi 200 migranti arrivati a Catania. Altri 483 a Palermo

PALERMO – Catania, Pozzallo, Augusta, Lampedusa, Trapani e Palermo. Non c’è zona della Sicilia che in queste ore non sia interessata dall’emergenza immigrati, con centinaia di disperati in arrivo sulle coste siciliane.
A Catania è giunta la nave portacontainer Zeran con a bordo 194 persone. A bordo anche i corpi di cinque uomini che, secondo le prime informazioni, sarebbero alcune delle vittime di naufragi dei giorni scorsi. Sul posto è intervenuta la Caritas diocesana, che ha provveduto a distribuire cibo, bevande e vestiti. Sulla vicenda, la Procura di Catania ha aperto un’inchiesta, in particolare per la morte dei cinque migranti. Non si esclude ci possano essere state altre vittime: migranti che sarebbero caduti in mare annegando. Il procuratore capo Giovanni Salvi ha delegato le indagini alla Squadra mobile della Questura.
La nave Phoenix, gestita in collaborazione da Medici senza frontiere e dall’organizzazione privata Moas per effettuare attività di ricerca e soccorso in mare, è invece approdata a Pozzallo con a bordo 369 migranti che erano tentavano la traversata del Mediterraneo dalla Libia all’Europa.
Tre tunisini sono stati invece arrestati dalla Guardia di Finanza di Agrigento perché sorpresi alla guida di una imbarcazione con 43 migranti che si avvicinava alle coste di Lampedusa. Un fatto che si riferisce a venerdì scorso, ma che è stato reso noto solamente ieri mattina.
Presunti scafisti fermati, su disposizione della Procura di Siracusa, coordinata da Francesco Paolo Giordano, anche ad Augusta, dove nei giorni scorsi sono arrivati complessivamente 675 migranti. Dopo essere stati soccorsi nel Canale di Sicilia dalla nave cargo maltese Oriental green, sono giunte invece nel porto di Trapani 104 persone, prevalentemente senegalesi e nigeriani.
Infine il capoluogo, dove nel pomeriggio di ieri è approdata al molo Puntone la nave Borsini della Marina militare con a bordo 483 migranti di Ghana, Senegal, Somalia, Eritrea e Nigeria.
La Sicilia, insomma, è in piena emergenza, come dimostrano anche le parole del sindaco di Pozzallo, Luigi Ammatuna. “Il Governo e gli altri sindaci – ha detto in audizione alla Commissione Affari costituzionali del Senato, che ha avviato un’indagine conoscitiva sull’immigrazione – ci devono aiutare. Non abbiamo tempo per tirare il fiato che subito arriva un’altra nave con migranti. Ci siamo distinti per accoglienza e solidarietà, che però la città paga cara: siamo un centro turistico e registriamo un calo di presenze non indifferente. Ho chiesto al ministro Alfano una compensazione per rilanciare la città, ma sono passati due anni e non ho ricevuto un euro”.
“Serve – ha aggiunto – responsabilità da parte del Governo e dei sindaci di tutta Italia. Non possiamo fare arrivare tutti a Pozzallo, servono destinazioni diverse. I migranti possono arrivare anche a Napoli, Brindisi, Genova, Gioia Tauro. Occorre cercare di distribuirli per fare accoglienza nel modo giusto”.

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