Crisi Ustica Lines-Regione, ci rimette la Sicilia - QdS

Crisi Ustica Lines-Regione, ci rimette la Sicilia

Rosario Battiato

Crisi Ustica Lines-Regione, ci rimette la Sicilia

venerdì 08 Maggio 2015

Lo strappo si consuma proprio in apertura della stagione estiva e dei grandi flussi turistici da e per le isole minori. Avviate le procedure di licenziamento per 400 lavoratori, continua il braccio di ferro

PALERMO – Le crisi hanno un tempismo perfetto. Proprio in apertura della stagione estiva si è consumato lo strappo tra Regione e Ustica Lines relativamente ai collegamenti con le isole minori, cioè Egadi ed Eolie rispettivamente con Trapani e Milazzo. Adesso a rischio non ci sono soltanto i trasporti in un periodo dell’anno che comincia a diventare decisivo per i flussi turistici, ma anche i 400 dipendenti che presto potrebbero essere licenziati dalla compagnia.
A dare la notizia dell’avvio delle procedure di licenziamento è stato il sindacato Federmar che ha sottolineato il punto morto in cui si trova la trattativa con la Regione siciliana. Proprio ieri è stato il primo giorno di sospensione dei collegamenti, dopo un’attività lunga circa due decenni. Le motivazioni sono state diffuse nei giorni scorsi in una nota in cui il gruppo  ha spiegato come la Regione avrebbe pagato soltanto la metà di quanto maturato per i servizi prestati per oltre un anno, senza fornire alcuna certezza sul pagamento della parte restante. Un ritardo enorme, soprattuto se consideriamo – ricorda l’azienda – che la Regione continua a rinviare “trincerandosi dietro l’opportunità di effettuare non meglio precisate valutazioni” e dopo “oltre 13 mesi dall’aggiudicazione e avvio dei servizi”.  Una situazione che non permette all’azienda – “finora ha garantito il servizio esponendosi con il sistema bancario” – di procedere oltre.
La crisi è particolare, ma l’allarme è generale. All’inizio di maggio anche l’Anci Sicilia, tramite il presidente e sindaco di Palermo Leoluca Orlando, ha chiesto una soluzione immediata perché sarebbe “inaudito che alla vigilia della stagione estiva si crei un danno di tali proporzioni nei confronti di 400 famiglie e nei confronti di quei territori a vocazione turistica che solo nei mesi di media e alta stagione riescono a lavorare”.
Ieri l’onda della protesta si è allargata notevolmente. A cominciare dai sindaci delle Eolie e delle Egadi: “questa è un’interruzione di pubblico servizio e la nostra economia turistica rischia il tracollo”. Ad oggi, infatti, il servizio è assicurato soltanto dalla Compagnia delle Isole, ex Siremar. A lamentarsi anche gli operatori turistici che proprio in queste settimane assaggeranno la prima fetta della stagione turistica. Per Christian Del Bono, presidente Federalberghi Isole Minori della Sicilia e Federalberghi Eolie, si tratta di un “insensato braccio di ferro tra la Ustica Lines e la Regione”. Per l’albergatore non è importante chi abbia ragione, perché le responsabilità sono condivise tra una “Regione che, con le armi spuntate, paga una serie di leggerezze accumulate nel tempo” e “il cinico ragionamento di un imprenditore al quale evidentemente non conviene più rimanere in un territorio dove i parametri per l’affidamento dei servizi sono mutati rispetto a quelli decisamente favorevoli ai quali era abituato in passato”.
Un ragionamento che trova corpo anche nel fatto che gli ultimi bandi per Ustica, Pelagie e Pantelleria, ai quali sono stati applicati i nuovi parametri, sono andati deserti. Esiste la possibilità che si ricorra al risarcimento dei danni e anche alla richiesta alla Procura di un intervento per “interruzione di pubblico servizio”.
Per oggi è previsto un incontro con le sigle sindacali nella sede della Ustica Lines, mentre a livello nazionale la questione, posta dalla senatrice democratica Pamela Orrù in commissione Lavori pubblici a Palazzo Madama, sarà riproposta proprio con l’audizione di alcuni dei protagonisti di questi giorni tra cui l’assessore regionale dei trasporti, Giovanni Pizzo.
 

 
Sindaco Egadi pronto alla protesta: “Non siano interrotti i collegamenti”
 
PALERMO – “Avvieremo ogni forma di protesta per garantire i diritti delle nostre popolazioni e di tutti i lavoratori coinvolti. Abbiamo mantenuto in questo periodo un atteggiamento responsabile; abbiamo creduto, assieme agli altri sindaci e alle altre comunità coinvolte in questa vicenda, che riteniamo davvero ingiusta, che dopo vent’anni non si potesse arrivare ad una simile decisione”. Lo ha detto il sindaco delle Egadi, Giuseppe Pagoto, in merito alla sospensione dei collegamenti da parte della compagnia di navigazione Ustica Lines.
“Speriamo che nelle prossime ore il buon senso prevalga – ha aggiunto -. Riteniamo che i cittadini delle nostre Isole non possano rimanere emarginati. Comprendiamo che oggi i problemi della Sicilia sono tanti, le risorse poche e le soluzioni forse ancora meno, ma siamo consapevoli che in alcune circostanze occorre un impegno visibile da parte di tutti e la volontà di supportare realmente, al di là delle buone intenzioni,  le nostre Isole. Facciamo appello al Comandante Morace affinché revochi la decisione di sospendere i collegamenti e riattivi il servizio e le prenotazioni. Facciamo appello al Governo regionale affinché trovi ogni utile soluzione”.

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