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Messina – Fusione vicina per Aziende ospedialiere

Lina Bruno

Messina – Fusione vicina per Aziende ospedialiere

sabato 09 Maggio 2015

Al Piemonte 9 mila prestazioni di Pronto soccorso nel trimestre gennaio-marzo 2015. Cisl, Uil e Ordine Medici chiedono il mantenimento dell’emergenza-urgenza

MESSINA – Si attende solo un provvedimento regionale, atto legislativo o delibera di Giunta, perché l’unione tra azienda Piemonte – Papardo e Centro Neurolesi Bonino Pulejo si possa dire compiuta. Intanto si stanno effettuando quei passaggi interlocutori, non senza polemiche, che servono a chiarire quale ruolo rivestirà il nosocomio di viale Europa nel nuovo soggetto giuridico che verrà costituito entro dicembre e che darà vita al polo d’eccellenza per la riabilitazione, struttura unica per il sud.
Un punto fermo sul futuro del Piemonte rimane per Cisl e Uil l’accordo firmato a novembre all’Ordine dei Medici, condiviso e sottoscritto dal Comitato “Salvare l’Ospedale Piemonte”,  Fials e dall’Irccs con una nuova Azienda che non dovrà stravolgere le specificità attuali, mantenendo l’emergenza-urgenza, con pronto soccorso h24 e implementando servizi e offerta.
Sindacati e Comitato però continuano a temere un ridimensionamento dell’emergenza-urgenza, con uno smantellamento silenzioso malgrado gli accordi. L’allarme lanciato nei giorni scorsi dalla Cisl deriva dalla pubblicazione il primo maggio della delibera firmata dal manager Michele Vullo che prevede di unificare al Presidio Ospedaliero Papardo le Unità Operative duplicate e frammentate presenti al Piemonte. “Non vorremmo sia strategico e preludio alla chiusura dei posti letto per acuti,- dice il segretario Tonino Genovese- che garantiscono la specificità di emergenza-urgenza del Piemonte”.
La Cisl quindi chiede chiarezza sui percorsi intrapresi e sui tempi necessari alla conclusione dell’accordo. Circa 9mila prestazioni di Pronto soccorso nel trimestre gennaio-marzo 2015; quasi 600 ricoveri e 317 nascite. Sono i “numeri” che la Fp Uil porta a dimostrazione che la struttura ospedaliera svolge un ruolo fondamentale  laddove si vorrebbeeo decentrare le prestazioni lasciando scoperta una zona ampia della città come quella che oggi il Piemonte serve.
L’audizione in quinta commissione consiliare  del manager del Centro Neurolesi Angelo Aliquò e del direttore scientifico Dino Bramanti pare non sia servita a fugare ogni perplessità. Il direttore generale, nel ribadire che il Neurolesi da oltre 10 anni è un’azienda sanitaria pubblica, dipendente dalla Regione e che come istituto di ricerca, attinge alle risorse del Ministero ha precisato che il loro obiettivo “non è soltanto salvare il Piemonte ma rilanciarlo, puntando sulla qualità e sulla specializzazione”.
Dino Bramanti anzi ha dichiarato che l’adesione del Centro all’intesa è proprio condizionata dal mantenimento del pronto soccorso, “resta la questione di mantenere o meno i due punti nascita  dislocati al Papardo e al Piemonte – dice Bramanti – ma questo va sopra le nostre decisioni”. La realizzazione del polo d’eccellenza per la riabilitazione negli obiettivi prefissati inoltre non contrasta con la centralità che deve essere data a tutti gli ambulatori, una rete per day hospital e le prestazioni specialistiche.
Si parla quindi di potenziamento e di rilancio occupazionale, “se si passa -dice Aliquò – da 80 posti letto a 155 a cui si aggiungono quelli del Piemonte è naturale che bisognerà aumentare il personale”. I consiglieri comunali continueranno il confronto sentendo nelle prossime settimane anche il direttore generale Michele Vullo.
Intanto però alcune dichiarazioni fatte dal manager del Piemonte – Papardo  preoccupano i rappresentanti del Comitato “Salvare l’Ospedale Piemonte” che “aggiunte – dicono – alle fumose rassicurazioni diffuse da politici e addetti ai lavori generano confusione. Le forze impegnate nella difesa dell’Ospedale Piemonte, – si legge in una nota – sfidano tutti gli attori in causa a fare chiarezza, anche con un confronto pubblico, sulla mission del nosocomio di Viale Europa”.
Nel frattempo si preannunziano una serie di iniziative, quali un info point a Piazza Cairoli e una manifestazione per la difesa dell’emergenza/urgenza dello storico ospedale che si terrà il 22 maggio.

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