Crocetta: "Bilancio e finanziaria in Gurs venerdi 15 maggio" - QdS

Crocetta: “Bilancio e finanziaria in Gurs venerdi 15 maggio”

Raffaella Pessina

Crocetta: “Bilancio e finanziaria in Gurs venerdi 15 maggio”

mercoledì 13 Maggio 2015

Dopo due settimane, lo promette il presidente Rosario Crocetta. Deputati Ars quasi tutti concordi a rinviare ddl consigli comunali in Commissione

PALERMO – Ancora un nulla di fatto, in Assemblea regionale siciliana che ieri aveva all’ordine del giorno l’esame del disegno di legge “Norme in materia di composizione dei consigli comunali e di status degli amministratori locali”, che è stato subito rinviato in commissione Affari istituzionali con 39 voti favorevoli e 15 contrari.
L’Aula ha accolto la proposta in tal senso formulata dal capogruppo di Forza Italia, Marco Falcone. Il parlamentare forzista aveva lamentato che il suo partito non aveva potuto presentare in tempo gli emendamenti, e piuttosto che ricorrere al meccanismo dei subemendamenti ha chiesto che il testo tornasse in commissione per riportarlo in Aula tra quindici giorni. Falcone ha comunque riconosciuto che la legge è necessaria perche “è doveroso – ha detto in Aula – procedere alla riduzione degli sperperi politica e alla limitazione delle degenerazioni di una politica con la p minuscola. Ma la norma – ha proseguito – deve essere ispirata a principi ragionevolezza, equilibrio e buon senso, non sollecitata dalla spinta forcaiola di certa opinione pubblica”.
La proposta ha trovato l’apprezzamento del presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone, perché “le regole sarebbe meglio scriverle assieme”, ha commentato.
Anche il capogruppo del Pd, Baldo Gucciardi, intervenuto in Aula, ha aderito alla proposta di Falcone, insistendo sul rispetto della norma del regolamento secondo cui in questi casi il ddl deve essere reiscritto all’ordine del giorno dell’Aula entro 15 giorni. “Queste norme – ha affermato Gucciardi – “non possono essere scritte senza un approfondimento adeguato e poichè riguardano la democrazia nel territorio non possono essere votate a colpi di maggioranza. C’è la necessità di scrivere regole condivise che riguardano il funzionamento delle istituzioni democratiche”.
Contrario invece il Movimento 5 Stelle. Già nella mattinata di ieri era stato Edy Tamajo, deputato Pdr e componente della  commissione Affari istituzionali a chiedere il rinvio. “Il testo del ddl 980 sullo status degli amministratori locali va rinviato perchè merita un adeguato approfondimento in ordine alle materie relative alle indennità ed ai permessi. Comprendo la necessità di bloccare i comportamenti sin troppo disinvolti di alcuni eletti negli Enti locali che hanno fatto emergere scandali su indennità e gettoni, ma non vanno mortificati coloro i quali da consiglieri comunali e circoscrizionali rappresentano il primo anello di congiunzione tra le istanze del territorio e le amministrazioni”. La commissione Affari istituzionali dovrebbe iniziare il nuovo esame del ddl da domani.
Dopo il rinvio in commissione il ddl sui Comuni, il presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone ha convocato la prossima seduta d’Aula per martedì 19 maggio. All’ordine del giorno, la trattazione di interrogazioni e interpellanze. Intanto dovrebbe essere pubblicata solo venerdì prossimo in Gazzetta Ufficiale la finanziaria approvata a Palazzo dei Normanni nella seduta fiume a cavallo tra il 30 aprile e il primo maggio. Ne ha dato notizia il governatore Crocetta in occasione di una nota nella quale specifica che “Non c’è alcun tentativo da parte del governo di rinviare il pagamento delle competenza di aprile ai lavoratori ex Pip di Palermo. Si attende soltanto, per potere effettuare tali pagamenti, la pubblicazione della nuova finanziaria, affinché diventi legge”.  “Le proteste, gli scioperi della fame e quant’altro – continua il presidente – non servono a nulla, salvo a contribuire a creare illusioni non realizzabili. Ci dispiace che sia andata così, ma il governo regionale quest’anno ha riparato a una situazione difficilissima che si era creata nei confronti degli ex Pip, dopo il taglio dei fondi Pac che coprivano la nuova misura di sostegno al reddito. Proprio per la rilevanza della situazione, – conclude Crocetta – credo che 15 giorni di ritardo necessari siano tanti, ma non c’è altra soluzione”.

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