Vania Contrafatto: "Rifiuti, meglio l’energia che la discarica" - QdS

Vania Contrafatto: “Rifiuti, meglio l’energia che la discarica”

Rosario Battiato

Vania Contrafatto: “Rifiuti, meglio l’energia che la discarica”

venerdì 15 Maggio 2015

Intervista all’assessore regionale Vania Contrafatto: occorre evitare di sotterrare quanto viene raccolto e non può essere riciclato. Presto 7 nuovi impianti di compostaggio. “Portare l’immondizia all’estero è l’opzione estrema”

PALERMO – Vania Contrafatto è assessore all’Energia e ai servizi di pubblica utilità della Regione siciliana. L’ex pm della Procura di Palermo, attualmente in aspettativa, si è insediata lo scorso dicembre, prendendo il posto che prima era stato di Nicolò Marino e di Salvatore Calleri.
Con lei abbiamo parlato di piano dei rifiuti e di valorizzazione energetica del rifiuto e l’assessore ha dimostrato di avere le idee chiare e precise sul futuro sistema di gestione dei rifiuti nell’Isola.
Da diversi mesi state lavorando all’aggiornamento del Piano dei rifiuti. Fonti del dipartimento hanno riferito che si prevede il suo completamento entro il 2015, ci può dare qualche anticipazioni sui principali contenuti? Sarà prevista la valorizzazione energetica del rifiuto?
“Il Piano rifiuti attende il via libera definitivo da parte del ministero, ma nel frattempo noi stiamo lavorando al suo aggiornamento così come monitoriamo la situazione della raccolta dei rifiuti nella nostra regione. La nostra intenzione è quella di puntare il più possibile sulla raccolta differenziata, oggi ferma a percentuali bassissime, ma che non decolla per colpa dei Comuni. In Finanziaria avevamo proposto anche una tassa ad hoc, proprio per invogliare gli Enti locali a puntare sulla differenziata, ma l’Ars l’ha bocciata. Una volta riciclato tutto il riciclabile, quel che resta va o smaltito con i termovalorizzatori, oppure sotterrato e noi siamo convinti che la prima opzione sia quella meno inquinante e più conveniente. Parliamo di piccoli impianti, poco inquinanti, che però eviteranno di continuare a sotterrare immondizia”.
Intendete utilizzare la nuova programmazione europea per finanziarie impianti di valorizzazione energetica del rifiuto?
“Stiamo facendo una valutazione di questi impianti, solo all’interno di un quadro definito sarà possibile individuare eventuali fonti di finanziamento. Vista l’attuale situazione di emergenza siciliana, pare inevitabile il trasferimento dei rifiuti in altre regioni. Lo Sblocca Italia, del resto, prevede che i rifiuti potranno andare ad alimentare impianti di recupero energetico presenti fuori dai confini regionali”.
Non avrebbe più senso cominciare a programmare degli impianti siciliani così da poter avviare una completa gestione integrata del rifiuto che comprenda riciclo e recupero energetico?
“Portare rifiuti all’estero è l’opzione estrema, quella che adotteremo solo e soltanto se non ci saranno alternative proprio perché si tratta di soluzione molto costosa. In realtà la situazione impiantistica siciliana non è così deficitaria come molti credono: a breve consegneremo l’impianto Tmb a Bellolampo e sei impianti di compostaggio sono quasi completati. Nei prossimi mesi riusciremo ad attivarli, ma basteranno solo e soltanto se aumenteremo la raccolta differenziata facendo drasticamente diminuire la quantità di rifiuti portati in discarica”.
Quali sono i tempi i tenuta delle discariche siciliane con gli attuali ritmi di conferimento?
“Grazie alle ordinanze abbiamo ancora un po’ di autonomia, stiamo dialogando con il Governo nazionale perché ci consenta di poter inaugurare gli impianti senza piombare nell’emergenza e così di tornare a regime. La Sicilia è indietro anni luce in questo settore, il nostro governo sta facendo le corse contro il tempo per recuperare il terreno perduto ma serve la collaborazione di tutte le istituzioni”.

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