Termini Imerese, cassa integrazione e polemiche - QdS

Termini Imerese, cassa integrazione e polemiche

Rosario Battiato

Termini Imerese, cassa integrazione e polemiche

martedì 19 Maggio 2015

Blutec, il ministero del Lavoro ha firmato il decreto: altri due anni di cig per 700 operai per ristrutturazione aziendale. Dubbi dei sindacati: “Lentezze nel piano industriale, versata soltanto una parte del capitale sottoscritto”

PALERMO – Termini Imerese resiste ancora e prolunga. Dopo le incertezze degli ultimi mesi, lo scorso venerdì è stato firmato il decreto che stabilisce il rinnovo della cassa integrazione per altri due anni per ristrutturazione aziendale per i 700 dipendenti. La comunicazione ufficiale è giunta durante il vertice romano al Mise per monitorare il progetto di reindustrializzazione presentato da Blutec, società del gruppo Metec, che diventerà la holding operativa del gruppo, si è appreso nel corso dell’incontro, per tutte le attività italiane nel settore nell’auto. All’incontro hanno partecipato il sottosegretario Simona Vicari, i vertici di Blutec, l’assessore delle Attività produttive della Regione siciliana Linda Vancheri, il Responsabile dell’Unità Gestione vertenze Giampietro Castano, il sindaco di Termini Imerese Salvatore Burrafato, Invitalia e i rappresentanti sindacali.
È stato il ministero del Lavoro a firmare il decreto di autorizzazione del “trattamento straordinario di integrazione salariale – si legge in un comunicato del Mise – per ristrutturazione aziendale per i 700 dipendenti Blutec di Termini Imerese per il periodo dal 31/12/2014 al 30/12/2016”. La disponibilità alla concessione della cig deriva dal buon esito del piano di Metec che prevede, come annunciato già nei mesi scorsi, la produzione di componentistica, in una prima fase, e successivamente di due modelli di veicoli ibridi. Per il 2018 è previsto l’impiego di 800 lavoratori che sono stati acquisiti dall’ex stabilimento Fiat. L’investimento si aggira intorno a 280-290 milioni. A questi fondi dovrebbero aggiungersi 350 milioni di fondi pubblici messi a disposizione da Stato e Regione.
Massima disponibilità da parte dell’azienda che tramite i suoi rappresentanti presenti all’incontro ha “confermato la disponibilità al pagamento delle mensilità in attesa delle erogazioni da parte dell’Inps ed è prevista nei prossimi giorni una riunione in sede regionale per affrontate le tematiche legate alla gestione della Cassa integrazione”. La prossima tappa è stata fissata per il 16 giugno, data in cui è stata convocata una riunione al ministero dello Sviluppo economico per l’esame del piano industriale che l’azienda ha già presentato a Invitalia.
I sindacati, che già all’inizio di maggio avevano contestato l’assenza di certezze sulle prospettive industriali, sono tornati alla carica. La Uilm, che comunque ha preso atto della firma del decreto, ha confermato tutti i suoi dubbi facendo riferimento alla presentazione del progetto industriale da parte di Blutec a Invitalia, “chiedendo peraltro nuove modalità di versamento del capitale, – si legge in una nota – poiché fino ad ora è stata materialmente versata solo una parte del capitale deliberato e sottoscritto”.
Intanto i sindacati, a vario titolo, chiedono al governo di vigilare e “di non abbassare l’attenzione su Termini Imerese – hanno scritto in una nota Gianluca Ficco e Vincenzo Comella, rispettivamente coordinatore di settore della Uilm nazionale e segretario della Uilm di Palermo – poiché ci sono importanti risorse pubbliche stanziate, che devono dare i risultati occupazionali prefissati, e poiché gli accordi, dopo essere stati sottoscritti, devono essere concretamente attuati: ciò deve valere a maggior ragione per gli accordi sottoscritti in forma solenne anche dalle Istituzioni”.

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