Perdiamo i siti Unesco abbandonati - QdS

Perdiamo i siti Unesco abbandonati

Isabella Di Bartolo

Perdiamo i siti Unesco abbandonati

mercoledì 20 Maggio 2015

Mancano i comitati di gestione. Regione, Comuni, Soprintendenze, Azienda foreste demaniali e Parchi irresponsabili. Sei mesi per adeguarsi o fuori. L’assessore Purpura: “Entro giugno in regola”

Con l’ingresso del sito arabo-normanno di Palermo, Monreale e Cefaù, la Sicilia si appresta a diventare la regione d’Italia con la più alta concentrazione di tesori iscritti nella World heritage list.
Eppure, la fruizione e la valorizzazione legata a questi gioielli resta il punto dolente di una gestione da rivedere e correggere come conferma la Fondazione Patrimonio Unesco Sicilia. La Sicilia è così la più ricca regione della Penisola e una delle più ricche al mondo di bellezza riconosciuta dall’Unesco. Ma nonostante questo prestigio non è riuscita a far decollare il turismo legato a questi luoghi così come una gestione adeguata in termini di tutela, promozione e fruizione del patrimonio in questione a cui dover collegare anche il resto delle meraviglie isolane.

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