Terremoto Fifa, arrestati sette funzionari - QdS

Terremoto Fifa, arrestati sette funzionari

redazione

Terremoto Fifa, arrestati sette funzionari

giovedì 28 Maggio 2015

Le autorità statunitensi denunciano: “Giro di tangenti per 110 mln di dollari”

ZURIGO – La procura svizzera ha aperto un’inchiesta contro ignoti con l’ipotesi di “riciclaggio e gestione sleale” in relazione all’attribuzione dei Mondiali di calcio 2018 e 2022 alla Russia e al Qatar rispettivamente, sequestrando documentazione elettronica presso la sede della Fifa a Zurigo. Lo ha reso noto un comunicato del ministero della Giustizia di Berna. “Gli arricchimenti illeciti si sarebbero verificati almeno in parte in Svizzera” si legge nella nota, che spiega che l’inchiesta è aperta dal 10 marzo scorso. Finora era rimasta segreta.
“Dal 1991, due generazioni di dirigenti si sono rese colpevoli di corruzione, anno dopo anno, torneo dopo torneo, che hanno coinvolto anche le elezioni del presidente della Fifa, nel 2011, e l’assegnazione della Coppa del mondo 2010, nel 2004, al Sudafrica”: lo ha detto in conferenza stampa, da New York, il segretario alla Giustizia statunitense, Loretta Lynch, a proposito dello scandalo che ha coinvolto i vertici della Fifa.
Inoltre, secondo l’indagine condotta dall’Fbi, 110 milioni di dollari in tangenti sarebbero stati pagati per la Coppa America del Centenario, che sarà ospitata nel 2016 negli Stati Uniti.
“Oggi è un giorno triste per il calcio”. Questo il commento del principe giordano Ali bin Al Hussein a proposito dell ciclone giudiziario che si è abbattuto sulla Fifa con arresti effettuati a Zurigo nelle prime ore della giornata. Al Hussein, vicepresidente della Federazione internazionale, è anche candidato alla presidenza in opposizione a Sepp Blatter nelle elezioni che si terranno domani, venerdì 29 maggio. Il principe Alì ha aggiunto che “non è il caso di fare altri commenti ora perché si tratta di una vicenda iun evoluzione ed i dettagli non sono ancora del tutto noti”.
La Federazione calcistica internazionale, attraverso il portavoce Walter De Gregorio si è dichiarata parte lesa e il numero uno Sepp Blatter, non sarebbe indagato. “Andiamo avanti  – ha detto De Gregorio – con le date già fissate e le elezioni verranno regolarmente fatte nel giorno stabilito. Blatter è il presidente della Fifa ma non è coinvolto. Perché si dovrebbe dimettere? A breve ci saranno elezioni e potrebbe essere nuovamente lui il presidente. Potete non credermi ma alla Fifa tutto ciò fa piacere perché prosegue quel processo di pulizia già avviato da tempo. Abbiamo chiesto noi una mano al procuratore e saremo a disposizione della magistratura americana”.
L’assegnazione del mondiale 2018 in Russia non ha nulla a che fare con lo scandalo sulla corruzione che ha investito la Federazione internazionale di calcio. Lo sostengono il ministro dello sport russo Vitali Mutko ed il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov. Per il primo “se vediamo le persone arrestate molte di loro non avevano niente a che fare con l’esame delle richieste per ospitare i mondiali”. Per il secondo “non è un nostro problema”. E se in Russia si nega, in Inghilterra si scommette. Gli allibratori inglesi, infatti, hanno già “bancato” sedi alternative a Qatar 2022. Favoriti gli Stati Uniti come alternativa più probabile (3/1) davanti all’Australia (8/1). Il fatto che i mondiali restino in Qatar appare comunque come la cosa più probabile.

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