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Palermo – Ordine su ambulanti, traffico e parcheggi

Gaspare Ingargiola

Palermo – Ordine su ambulanti, traffico e parcheggi

sabato 06 Giugno 2015

Provvedimenti della Giunta retta dal sindaco Orlando per la riorganizzazione del centro storico. Venditori regolari confinati in alcune vie e piazze specifiche e guerra agli abusivi

PALERMO – Bancarelle, isole pedonali, strisce blu Apcoa. L’Amministrazione comunale interviene ancora sul decoro del centro storico.
Partiamo dalle bancarelle, che da anni assediano il salotto buono della città trasformandolo in un suk di cianfrusaglie e – in alcuni casi – prodotti contraffatti. Il sindaco Leoluca Orlando ha emesso un’ordinanza che confina gli ambulanti autorizzati in alcune vie e piazze specifiche e punisce severamente gli abusivi. Un provvedimento che già due anni fa aveva scatenato una guerra interna alla Giunta, fra l’allora assessore alle Attività produttive Marco Di Marco e il collega Giusto Catania, che anche stavolta avrebbe suscitato più di un malumore in seno alla Consulta delle Culture. Il consigliere di Idv, Paolo Caracausi ha infatti riferito di un presidente della Consulta, Adham Darawsha, particolarmente arrabbiato con l’Amministrazione: “Appena saputo dell’ordinanza – ha raccontato Caracausi – ha contestato il sindaco e ha chiesto una soluzione immediata anche in previsione del Ramadan”.
Ma cosa dice l’ordinanza? Il commercio ambulante è stato interdetto in tutta l’area perimetrale da piazza Croci a piazza Vigliena, passando per via Libertà (comprese le corsie laterali), le piazze Castelnuovo e Ruggero Settimo, le vie Ruggero Settimo, Wagner e via Cavour, piazzale Ungheria, via Meccio, piazza Verdi e via Maqueda fino ai Quattro Canti. Sono interessate dal provvedimento, inoltre, piazza san Domenico, piazza Bologni, il piano della Cattedrale, villa Bonanno, piazza Croce dei Vespri e le piazze Pretoria e Bellini. “Vogliamo prevenire il contrasto tra venditori ambulanti e commercianti – hanno spiegato Orlando e l’assessore alle Attività produttive, Giovanna Marano – oltre che favorire ordine ed equilibrio estetico. Le zone per il commercio ambulante sono state individuate per far sì che si avvii un percorso di integrazione, in cui le aree indicate assumano una loro identità commerciale”.
Tutti gli ambulanti, compresi i produttori agricoli e gli artisti, durante l’arco della giornata non potranno sostare sul suolo pubblico per più di un’ora (altrimenti dovranno spostarsi di almeno 500 metri) e non potranno in nessun caso utilizzare banchi su appoggi di fortuna, come carrozzelle, né disporre la merce a terra. Infine, non potranno utilizzare impianti di amplificazione sonora o infastidire i passanti offrendo loro la merce con insistenza.
Caracausi ha chiesto “la revoca o la sospensione dell’ordinanza in attesa di una modifica che possa individuare nuove aree e la possibilità di operare almeno nelle ore serali anche nelle vie al momento vietate. Ribadiamo che sia giusto salvaguardare i commercianti ma anche gli ambulanti hanno il diritto al lavoro. Riteniamo inoltre che sia necessario individuare un’area per il mercato etnico”.
E passiamo alle isole pedonali: l’assessorato alla Mobilità ha avviato l’acquisto – per un totale di 210 mila euro – di varchi e di 12 telecamere verbalizzanti tramite il mercato elettronico della Pubblica amministrazione (la Consip). Si tratta di dispositivi che registrano in automatico i numeri di targa degli automobilisti che violano pedonalizzazioni e Ztl in barba ai divieti. In parole povere: telecamere che fanno le multe. I vigili urbani dovranno limitarsi a inviare il verbale a casa. Nel solo mese di maggio i caschi bianchi hanno elevato 350 multe e rimosso col carro attrezzi 29 auto dalle isole pedonali del centro storico, con punte di 306 verbali a piazza Marina. Altre 44 multe sono state comminate nelle piazze Verdi, Bologni, Bellini, Sant’Anna, San Domenico, Fonderia, Magione, Cattolica, Aragona, in via Alloro e corso Vittorio Emanuele. In 64 sono stati beccati con patenti scadute, mancata revisione o problemi con l’assicurazione.

Infine, le strisce blu
: l’assessore Catania ha rivelato l’intenzione di ridurre quelle in mano ad Apcoa. “La passata Amministrazione ha regalato la città ad Apcoa”, ha tuonato l’assessore che, insieme al vice sindaco Emilio Arcuri ha inviato una lettera al Dipe, l’unità tecnica della finanza di progetto, per un parere sull’extragettito di 1,3 milioni che l’azienda mantovana avrebbe incassato dal 2006 al 2013 e che piazza Pretoria intende farsi restituire. Peccato che la società sostenga, al contrario, che sia Palazzo delle Aquile ad essere in debito per circa un milione di euro.

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