Agenzia delle Entrate, controlli su redditi 2012 - QdS

Agenzia delle Entrate, controlli su redditi 2012

redazione

Agenzia delle Entrate, controlli su redditi 2012

martedì 04 Agosto 2015

C’è tempo fino a settembre per consegnare i documenti dei controlli formali di luglio all’Agenzia delle Entrate. Stabilito un invio flessibile per non accavallarsi con le comunicazioni di compliance. Le risposte facili agli alert del Fisco con canali diversi in base alla specificità dei destinatari

PALERMO – Controlli formali sui redditi 2012: c’è tempo fino a tutto settembre per rispondere alle richieste di documentazione inviate questo mese dalle Entrate. Lo slittamento, che riguarda le missive recapitate a luglio per il modello Unico 2013, è concesso per evitare potenziali accavallamenti con le risposte agli alert diretti a favorire la compliance. La legge di Stabilità 2015, infatti, prevede che l’Agenzia delle Entrate metta a disposizione del contribuente informazioni in suo possesso al fine di stimolare l’assolvimento degli obblighi tributari e favorire l’emersione spontanea delle basi imponibili utilizzando nuove modalità di dialogo con i contribuenti che rispondono a criteri precisi, in quanto definiti in funzione delle caratteristiche qualitative e quantitative di ciascuna platea di destinatari, e hanno quindi una gestione molto snella e veloce. Si tratta in particolare di comunicazioni di anomalie su rateizzazione di plusvalenze e sopravvenienze attive; studi di settore, incroci dei dati comunicati ai fini del c.d. spesometro e compensi che dall’esame del modello 770 non appaiono dichiarati dal professionista percettore. Le risposte in genere sono molto semplici ed immediate, fuori da qualsiasi formalità, e per questo in linea con la nuova stagione di dialogo inaugurata dall’Agenzia delle Entrate.
Di seguito si riportano alcuni esempi di risposte pervenute in questi giorni.

Esempi di risposte agli alert del Fisco
Un contribuente che ha ricevuto un alert basato su un incrocio tra reddito dichiarato e 770, riconoscendo l’errore ha provveduto al ravvedimento di circa 12.000 euro. Questa la sua risposta: Gentili signori, la presente in riscontro alla Vostra sotto riportata e-mail per segnalare che, verificata la correttezza di quanto mi avete comunicato e, quindi, l’erroneità della dichiarazione dei redditi da me originariamente presentata, nella giornata di ieri ho inviato dichiarazione integrativa relativamente al Modello Unico 2012 ed ho provveduto a versare le relative imposte, nonché interessi e sanzioni (ridotte con il nuovo ravvedimento). Spero davvero che il rapporto di collaborazione tra Fisco e contribuenti
possa sempre più migliorare, come auspicato nella Vostra comunicazione e come, devo ammettere, la segnalazione ricevuta dimostra. Resto a disposizione e saluto cordialmente. N.C. Oppure di chi non è d’accordo: Si ritiene che i compensi percepiti sono stati correttamente dichiarati e che nessuna correzione deve essere effettuata.
Nell’esprimere il proprio apprezzamento per il tenore della comunicazione inviata dall’Agenzia che si ispira alla collaborazione ed alla fiducia verso il contribuente, porge distinti saluti. P.R.

Informazioni condivise, trasparenza e collaborazione
Allo stato attuale l’Agenzia ha emanato tre provvedimenti in attuazione delle norme contenute nella legge di Stabilità 2015. Lo scopo è permettere ai cittadini di valutare se fornire chiarimenti all’Agenzia o rimediare per tempo a un eventuale errore commesso avvalendosi del nuovo ravvedimento e beneficiare, così, di una significativa riduzione delle sanzioni in base al tempo trascorso. La legge di Stabilità 2015, infatti, ha assegnato all’Agenzia delle Entrate il compito di condividere con il contribuente preventivamente ai controlli alcune informazioni in suo possesso. Ciò al fine di stimolare l’assolvimento degli obblighi tributari e favorire l’emersione spontanea delle basi imponibili.
Sulla base dei tre provvedimenti emanati a partire dal mese di maggio, sono state inviate ai contribuenti alcune comunicazioni riguardanti possibili anomalie relative a:
– rateizzazione delle plusvalenze e delle sopravvenienze attive;
– dati dichiarati ai fini degli studi di settore;
– informazioni inviate dai clienti dei titolari di partita Iva riguardanti i relativi fornitori ai fini del c.d. spesometro e compensi professionali certificati dai sostituti d’imposta nei modelli 770.

 


Per i chiarimenti. Diversi i canali dedicati dal Fisco
 
Gli invii delle comunicazioni preventive del Fisco, che mirano a informare “a monte” il contribuente della sua posizione fiscale consentendogli di fornire per tempo elementi in grado di giustificare le presunte anomalie, sono stati programmati in ragione delle caratteristiche quali/quantitative dei destinatari.
Ampio il ventaglio di canali a disposizione per interagire con il Fisco: a seconda della tipologia di alert ricevuto, i contribuenti possono richiedere informazioni o fornire chiarimenti, anche tramite gli intermediari incaricati della trasmissione delle dichiarazioni, via mail, per telefono o con le specifiche modalità indicate nelle comunicazioni. I call center dell’Agenzia sono in ogni caso a disposizione dei contribuenti, proprio per permettere loro di comunicare in tempo utile tutte le informazioni per eliminare le eventuali incongruenze.

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