Terme in Sicilia, un bagno nei debiti - QdS

Terme in Sicilia, un bagno nei debiti

Chiara Borzi

Terme in Sicilia, un bagno nei debiti

mercoledì 12 Agosto 2015

Acireale e Sciacca indebitate per 20 mln €, stabilimenti chiusi da un anno e 3 mln di turisti regalati alla Toscana. In Sicilia 9 strutture attive per 441 mila presenze contro 1,7 mln di Montecatini

PALERMO – La stagione del termalismo siciliano sembra sulla via del tramonto. Giganti come Sciacca e Acireale hanno ceduto il passo dopo anni di agonia che hanno portato, infine, alla dissipazione di un patrimonio turistico-economico dal giro milionario. Quel che rimane oggi nei rispettivi complessi termali è l’avanzare di un degrado che gradualmente si sta impossessando delle strutture, oltre che una marea di debiti. A Sciacca il Comune non ci sta a perdere uno degli elementi più preziosi del proprio territorio.
Il sindaco della città, Fabrizio Di Paola, ha chiesto un intervento regionale che, seppur promesso, non è mai arrivato. Al contrario di Sciacca, ad Acireale tutto tace. Le terme sono chiuse e nessuna forza politica si è interessata alla questione.

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