Ars, nel 2015 nessuna legge per l’agricoltura - QdS

Ars, nel 2015 nessuna legge per l’agricoltura

Raffaella Pessina

Ars, nel 2015 nessuna legge per l’agricoltura

venerdì 21 Agosto 2015

Ddl “Definizione bosco” lunga discussione in commissione, ma nulla di fatto. Per il Ddl 35 rimasto al palo, chiesto pure il parere dell’Ue

PALERMO – L’agricoltura è una delle principali attività della Sicilia che il Governo della Regione e il Parlamento dovrebbero incentivare e sviluppare maggiormente attraverso leggi ad hoc. Eppure a tutt’oggi, dal 2012, anno di inizio della sedicesima legislatura ben 33 ddl restano al palo, nonostante sia stata superata abbondantemente la metà della legislatura stessa.
Ce n’è uno addirittura del dicembre 2012 (il n. 35: Autorizzazione alla bruciatura di paglia, sfalci e potature nelle attività agricole in Sicilia), presentato dall’allora Pdl, che ora non esiste più e che si è scisso tra Forza Italia e Ncd. A gennaio del 2013 la commissione legislativa Ue ha espresso il proprio parere, ma non se ne è saputo più nulla, così come riporta il sito dell’Assemblea regionale siciliana.

Produzione e vendita prodotti a chilometro zero

Diversi poi i disegni di legge per sostenere la produzione, la vendita ed il consumo di prodotti cosiddetti a chilometro zero. Uno è del gennaio 2013 a firma Panepinto del Pd, un altro è stato presentato a marzo dello stesso anno dall’allora deputato regionale Salvino Caputo, oggi decaduto e un mese dopo Giorgio Assenza, dello stesso partito di Caputo ne ha presentato un altro. Ma tutti hanno fatto la stessa fine: dopo essere stati presentati e passati in commissione di merito, si sono fermati in attesa di passare il vaglio dell’Aula.

Ddl nuova definizione di bosco

E che dire del ddl sulla nuova definizione di bosco presentato dal Antony Barbagallo del Pd nel maggio del 2013, di cui si è discusso ampiamente in commissione Territorio e ambiente, ma poi ne se ne è fatto nulla.

Ricerca agroalimentare; sostegno al comparto; fotovoltaico per uso agricolo
Si potrebbe fare un elenco lunghissimo di norme che tutelerebbero e valorizzerebbero il territorio agricolo siciliano e i suoi prodotti, ma ne citeremo solo alcuni: “Istituzione dei Poli di ricerca agroalimentare” di Ncd, “Interventi urgenti di tutela, sostegno e promozione per il comparto agricolo, agroalimentare e zootecnico siciliano” di Forza Italia, “Incentivi per l’istallazione di impianti fotovoltaici per uso agricolo” di Lista Musumeci. Tutti questi testi sono racchiusi nei cassetti delle commissioni legislative dell’Ars, imprigionati in legacci burocratici e sorpassati da ddl ritenuti più urgenti. Nel 2015 l’Ars non ha esitato un solo ddl sull’agricoltura. La Cia, Confederazione italiana agricoltori ha sollecitato già nel 2014 il Governo regionale e l’assessore al ramo per ottenere interventi per le emergenze nei settori della vite e del vino. Il tempo tra l’altro mette in difficoltà gli agricoltori che a causa del maltempo, vedono a rischio le proprie coltivazioni. Dal canto suo l’assessore regionale all’Agricoltura Nino Caleca, ha sollecitato gli agricoltori siciliani ad assicurare le proprie produzioni.  “Già con il passato Psr era riconosciuto agli agricoltori un rimborso dell’80 per cento a fondo perduto sull’importo sostenuto. Con il Psr 2014/2020 la quota di rimborso è stata portata al 60 per cento. Non è concepibile rischiare di vedere andare in rovina le proprie aziende per fatti che possono essere prevenuti con una adeguata copertura assicurativa. Il mio appello a tutti gli imprenditori agricoli è quello di rivolgersi all’assessorato Agricoltura anche attraverso i propri uffici periferici – Ipa e Soat – per ricevere ogni utile informazione al riguardo".

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