Ars: prove tecniche di maggioranza - QdS

Ars: prove tecniche di maggioranza

Raffaella Pessina

Ars: prove tecniche di maggioranza

venerdì 06 Novembre 2009

Decisiva l’elezione del nuovo segretario regionale del Pd domenica prossima. Trattative in corso per Lombardo che ha solo 30 deputati

PALERMO – Il fermento politico in Sicilia ha raggiunto i massimi livelli. Nonostante le censure dei “lealisti” del Pdl il nuovo partito di Gianfranco Miccichè, che all’Ars, prenderà il nome di “Sicilia”, comincia a prendere corpo e avrà anche degli strascichi economici. Al nuovo gruppo infatti hanno aderito 15 deputati regionali (finora) tutti provenienti dal gruppo Pdl che contava 32 presenze.
Ai gruppi parlamentari viene corrisposta dall’amministrazione dell’Assemblea Regionale una cifra mensile che varia a seconda del numero dei componenti del gruppo. Con questa scissione il Pdl si vedrà togliere, a far data dal 3 novembre di quest’anno, il corrispondente di 15 deputati nonchè un congruo numero di dipendenti del gruppo che andranno a far parte della struttura appena costituita.
Il Pdl non accetta e rincara la dose: ha già dichiarato battaglia per la prossima riunione d’Aula, fissata per martedì 10 novembre, quando vi sarà la discussione del documento di programmazione economico finanziaria (Dpef), del rendiconto di bilancio 2008 e dell’assestamento per il 2009. I documenti infatti, fermi dal mese di settembre in Commissione Bilancio hanno ottenuto dal presidente dell’Ars Francesco Cascio una corsia preferenziale per approdare in Aula già dalla prossima settimana, con la benedizione o meno della commisione di merito. Sui numeri all’Ars chiede una verifica della maggioranza il capogruppo del Pdl Innocenzo Leontini, mentre Salvino Caputo in Aula ha dichiarato che “non si potrà votare un bilancio che mette in ginocchio la Sicilia”.
Lo scontro si farà più duro mercoledì 11 novembre con la discussione dell’emergenza rifiuti e del caso Armao. Si troveranno alleati Pd e Pdl: quest’ultimo voterà infatti la mozione di censura nei confronti dell’Assessore alla Presidenza per conflitto di interessi e proposta dal Partito Democratico. Una mozione che peraltro si trova ancora nei cassetti del gruppo Pd. La decisione di presentarla avverrà martedì prossimo nel corso di una riunione di gruppo. Questo potrebbe avvalorare la tesi di una ventilata alleanza di una parte del Partito democratico con il fronte governativo.
A seconda di quale segretario regionale verrà eletto domenica prossima alla guida del Pd, Giuseppe Lupo o Giuseppe Lumia, potrebbero essere decise le sorti della sinistra attualmente all’opposizione all’Ars. Attorno a questa mozione ruota anche la decisione di un eventuale rimpasto di Governo. In caso di sua approvazione, potrebbero uscire dalla giunta i due assessori fedeli al Pdl: Mario Milone e Nino Beninati. Alla fine saranno i numeri a fare la differenza: Lombardo riesce a racimolare attualmente solo 30 deputati tra i suoi del Mpa e il gruppo “Sicilia”. Per avere la maggioranza in Aula ha bisogno di almeno altri 16 uomini e le trattative sono in corso. Il capogruppo del Pd, Antonello Cracolici, smentisce “categoricamente” le notizie pubblicate da un quotidiano su “un mio coinvolgimento in presunti processi “scissionisti” nel Partito Democratico siciliano. Nulla di più falso e infondato”.
“La tensione politica regionale si avverte anche a Roma. Abbiamo bisogno di una grande coesione e unità all’interno del Popolo delle libertà – ha affermato il ministro degli Esteri, Franco Frattini,- e quindi evidentemente qualsiasi iniziativa politica non deve avere la caratteristica di essere divisoria. Sono certo però che da parte di Gianfranco Micciché non c’è uno sganciamento da Berlusconi, questo è sicuro”.

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