Caseifici siciliani in difficoltà: concorrenza delle cagliate introdotte senza controlli - QdS

Caseifici siciliani in difficoltà: concorrenza delle cagliate introdotte senza controlli

Gaetano Piccione

Caseifici siciliani in difficoltà: concorrenza delle cagliate introdotte senza controlli

sabato 03 Ottobre 2015

L'assessore regionale dell’Agricoltura, Rosaria Barresi, incontra i vertici del Distretto produttivo siciliano lattiero caseario. Indice puntato sull’utilizzo di latte in polvere e l’importazione dall’estero di prodotti e materie prime

PALERMO – L’assessore regionale dell’Agricoltura, Rosaria Barresi, ha incontrato una delegazione del Diprosilac (Distretto Produttivo Siciliano Lattiero Casearia) composta dal presidente Enzo Cavallo, da Totò Tuzzolino, vicepresidente, e Sebastiano Tosto, dell’esecutivo.
Nel corso dell’incontro è stato fatto il punto sulla situazione della filiera in Sicilia con particolare riferimento alla precarietà dei rapporti organizzativi ed operativi fra le imprese dei diversi settori di competenza. Sottolineata anche la gravità per l’incidenza delle importazioni nell’isola di produzioni e di materie prime dalle altre regioni ed estere.
La delegazione ha espresso la propria contrarietà al recente provvedimento comunitario che impedisce al nostro Paese di vietare l’utilizzo del latte in polvere per la produzione di formaggi e di latticini in genere. Gli allevatori siciliani infatti, pur producendo latte sia bovino che ovino di affidabile qualità, sono costretti a subire la concorrenza delle cagliate importate ed introdotte, senza adeguati controlli in Sicilia, per essere trasformate in prodotti presentati e messi in vendita come locali.
Per questo i rappresentanti, rivendicando il ruolo di “cabina di regia del Diprosilac, hanno chiesto all’assessore Barresi di rivedere il ruolo dell’Assessorato a favore della filiera e del settore, tramite il ricostituito “Servizio Zootecnia” e di acquisire i dati necessari per censire e controllare tutti i flussi delle produzioni locali e delle materie prime e dei prodotti lattiero-caseari importati. Particolare attenzione, poi, è stata dedicata alle delicatissima questione esistente in Sicilia per la mancanza di un accordo regionale sul prezzo del latte.
 
L’assessore, dal canto suo, si è impegnato non solo a tentare una mediazione a livello regionale ma anche a raccordarsi col Ministero delle Politiche Agricole perché la Sicilia e gli allevatori dell’isola possano rientrare nei benefici di cui il “Piano Latte” varato dal Governo Nazionale ed ufficializzato lo scorso 30 luglio, e le esigenze della nostra Regione possano essere tenute nella massima considerazione dal Tavolo Tecnico che nei giorni scorsi è stato insediato presso il Mipaaf per la definizione di precisi parametri di riferimento da utilizzare per la indicizzazione del prezzo del latte in Italia attraverso il corretto rispetto di tutti i soggetti della filiera e per impedire che continuano a determinarsi incontrollate forme speculative a danno degli allevatori e dei consumatori, soggetti questi ultimi, sempre più deboli di una filiera della quale sono essenziali.
 


Il marchio QS.Sicilia per il formaggio isolano
 
Al membro del Governo regionale sono stati consegnati 18 disciplinari di produzione (frutto della positiva collaborazione coi produttori e col Corfilac), dei principali formaggi tradizionali siciliani, al fine di consentire ai relativi produttori siciliani di ottenere il logo ed i benefici del marchio “QS.Sicilia” per determinare l’esclusivo utilizzo, per la loro preparazione, di latte siciliano ed una etichettatura facilmente decifrabile e tale da consentire la chiara ed affidabile tracciabilità di ciascun prodotto avviato al consumo.
Su tutte le questioni trattate, l’assessore Rosaria Barresi si è impegnato ad intervenire con la necessaria determinazione e tempestività ed ha conferito incarico, attraverso il responsabile Salvatore Di Salvo, alla segreteria tecnica a tenere un costante rapporto di intesa e di collaborazione con il Distretto anche attraverso il diretto coinvolgimento dei dirigenti Giuseppe Calagna (servizio Zootecnia) e Pietro Miosi (per la parte riguardante il marchio QS.Sicilia).

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