Conferenza delle Regioni, 3 sedute in 15 giorni - QdS

Conferenza delle Regioni, 3 sedute in 15 giorni

Mariaelena Casaretti

Conferenza delle Regioni, 3 sedute in 15 giorni

venerdì 09 Ottobre 2015

L’incontro previsto per martedì prossimo a Palazzo Chigi passaggio importante per la legge di stabilità. L’1 ottobre sancita l’intesa con lo Stato sugli standard formativi dell’apprendistato

ROMA – Fine delle vacanze, è tempo di scuola, lavoro e legge di stabilità. Lo sa bene il presidente della Conferenza delle Regioni, Sergio Chiamparino, che in soli 15 giorni ha convocato ben tre sedute, di cui due straordinarie, ricche di argomenti spinosi da affrontare.

Accesso e utilizzo infrastruttura ferroviaria
La seduta dello scorso 24 settembre ha visto le preoccupazioni dei governatori nei confronti della delibera 61 del 31 luglio 2015 dell’Autorità di Regolazione dei Trasporti (ART) relativa a “Principi e criteri per la determinazione dei canoni di accesso e utilizzo dell’infrastruttura ferroviaria” (pedaggi e servizi). Le Regioni hanno evidenziato che con l’entrata in vigore della delibera cambierà radicalmente il modo con cui sono regolati i pagamenti che le imprese ferroviarie fanno ai gestori delle infrastrutture per ottenere i servizi necessari alla circolazione dei treni. Infatti, dal 2000 a oggi i canoni sono stati stabiliti dal Governo, mentre dal 2016 saranno invece decisi dai gestori, applicando le regole generali e i metodi decisi dalla Autorità. Elemento di preoccupazione generale è il cronoprogramma, dato che i nuovi canoni entreranno in vigore a partire dal 1 gennaio 2016, ma saranno definiti successivamente, con pubblicazione prevista a giugno 2016, pertanto, le imprese ferroviarie pagheranno acconti calcolati sui canoni 2015 e conosceranno il loro eventuale debito o credito solo nella seconda metà dell’anno.

Fondo del trasporto pubblico locale
Affrontata, poi, la modalità di applicazione dell’art .3, Dpcm 11/03/13, che stabilisce i criteri con cui ripartire il fondo del trasporto pubblico locale e per cui le Regioni chiedono al Governo che il 40% delle risorse 2015 sia erogato integralmente e al più presto.

Sanzioni per i medici
Al termine della seduta, il presidente Chiamparino ha trovato spazio per una replica al ministro Lorenzin che in un’intervista aveva attribuito alla sola volontà delle Regioni la scelta delle sanzioni per i medici. “C’è stato un gruppo di lavoro fatto da tecnici di Regioni e ministero della Sanità che hanno condiviso un testo – ha evidenziato Chiamparino – quando si condivide un testo lo si fa in due. Io potrei dire allora che bastava non togliere i due miliardi alle Regioni, ma di questo passo si fa la corsa del gambero”.

Apprendistato formativo
La seduta straordinaria convocata il 1 ottobre 2015 ha visto invece sancita l’intesa dalla Conferenza Stato Regioni sullo schema di decreto del ministro del Lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il ministro dell’Istruzione, dell’università e della ricerca e il ministro dell’Economia e delle finanze, che definisce gli standard formativi dell’apprendistato e i criteri generali per la realizzazione dei percorsi di apprendistato in attuazione dell’articolo 46, comma 1, del decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81, ottenendo così il via libero definitivo. Il provvedimento individua due tipologie di apprendistato: quello per la qualifica e il diploma professionale, il diploma di istruzione superiore e il certificato di specializzazione tecnica superiore; e l’apprendistato di alta formazione e di ricerca. L’ alunno che mette piede in azienda con il nuovo contratto di apprendistato “formativo” avrà così diritto a un “piano individuale” in cui dovrà essere dettagliato il programma di studio e di lavoro e la durata del contratto di apprendistato va da un minimo di sei mesi ad un massimo di quattro anni a seconda del titolo che si intende perseguire.

Fondo sanitario nazionale
“Solo un miliardo in più rispetto allo stanziamento del 2015 non è sufficiente a raggiungere gli obiettivi. Non faccio dichiarazioni di guerra, gli obiettivi sono gli stessi del Governo, ma bisogna capire se le risorse sono sufficienti o no”, ha spiegato Chiamparino al termine della conferenza Stato-Regioni, tornando sulla questione del finanziamento del Fondo sanitario nazionale dopo le parole del premier Matteo Renzi che nei giorni scorsi ha parlato di soli 111 miliardi nel 2016. Convocata a tal proposito ieri l’ennesima seduta straordinaria per affrontare nel dettaglio la questione.

 

 
Il nuovo Piano nazionale dei vaccini all’attenzione della Conferenza Stato-Regioni
 
ROMA – “Il governo conosce le nostre proposte e quindi credo che l’incontro di martedì prossimo a Palazzo Chigi con il presidente del Consiglio e con gli altri membri del governo sia un passaggio importante per venire a capo di tutto”: lo ha detto Sergio Chiamparino al termine della Conferenza delle Regioni, che ieri è tornata ad esaminare i contenuti della legge di stabilità per i governatori. Le Regioni, ha ribadito l’amministratore piemontese, “si aspettano nel 2016 3 miliardi in più per il fondo sanità, che in particolare andrebbero all’innovazione dei farmaci salvavita, alla revisione dei Lea e a tutta la rivisitazione dei contratti, anche se qualche sindacalista-medico non fa gli interessi dei propri aderenti”.
“Le Regioni sono pronte a dare in tempi brevi il via libera al nuovo Piano Nazionale dei vaccini”: ha dichiarato, inoltre, il presidente Sergio Chiamparino, sottolineando come, quindi, non siano passati inosservati i dati e l’appello dell’Istituto Superiore di Sanità. “Sono in corso approfondimenti e confronti, anche sul piano finanziario, con il Ministero della Salute – ha spiegato Chiamparino – e credo che, d’intesa con il ministro Lorenzin, sarà possibile portare il nuovo Piano all’attenzione di una prossima Conferenza Stato-Regioni”. Il piano vaccini è stato oggetto, ieri, di una specifica comunicazione nell’ambito dei lavori della Conferenza delle Regioni.

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