Inps: meno ricorso alla Cig ma non al Sud - QdS

Inps: meno ricorso alla Cig ma non al Sud

redazione

Inps: meno ricorso alla Cig ma non al Sud

sabato 17 Ottobre 2015

Comunicato di ottobre 2015: al Mezzogiorno lieve aumento dal 19,7 al 21,4%. È in diminuzione al Nord Ovest. Le ore di cassa integrazione guadagni a settembre 2014 erano 21,8 milioni, 17,8 a settembre 2015

PALERMO – Nel mese di settembre 2015 sono state autorizzate complessivamente 60,7 milioni di ore di cassa integrazione guadagni (CIG), con una diminuzione del 38,1% rispetto ad agosto 2014, mese nel quale erano state autorizzate 98 milioni di ore.
I dati destagionalizzati, calcolati per le sole componenti Ordinaria e Straordinaria, evidenziano nel mese di settembre 2015 – rispetto ad agosto 2015 – una variazione congiunturale pari al +5,6%.
Dall’analisi nel dettaglio dei dati di settembre 2015 emerge che le ore autorizzate di cassa integrazione ordinaria (CIGO) sono state 17,8 milioni. Nel mese di settembre 2014 erano state 21,8 milioni: si è quindi registrata una diminuzione tendenziale pari al 18,2%. In particolare, la flessione è stata pari a -16,4% nel settore Industria e -23,2% nel settore Edilizia.
Le variazioni congiunturali CIGO calcolate sui dati destagionalizzati registrano, rispetto al precedente mese di agosto 2015, un aumento dell’11,6%.
Il numero di ore di cassa integrazione straordinaria (CIGS) autorizzate a settembre 2015 è stato di 30,6 milioni, con una riduzione del 45,3% rispetto ad un anno fa, quando le ore autorizzate erano state 56,0 milioni.
Rispetto ad agosto 2015 si registra una variazione congiunturale, calcolata sui dati destagionalizzati, pari a +2,7%.
Infine, gli interventi in deroga (CIGD) si sono concretizzati in 12,2 milioni di ore autorizzate, con un decremento del 39,7% rispetto a settembre 2014, mese nel quale erano state autorizzate 20,3 milioni di ore. In questo caso, la forte variabilità nel numero delle ore autorizzate di cassa integrazione in deroga, non dipendente da fattori di carattere stagionale ma è dovuta ai tempi dei finanziamenti di queste misure, rende impossibile effettuare la destagionalizzazione dei dati.

La Nuova prestazione di assicurazione sociale per l’impiego (Naspi)
Passando all’analisi dei dati relativi alla disoccupazione, si ricorda che dal 1° maggio 2015 è entrata in vigore la Nuova prestazione di Assicurazione Sociale per l’Impiego (Naspi) che sostituisce le indennità di disoccupazione Aspie mini Aspi. Pertanto, le domande di prestazione che si riferiscono ad eventi di disoccupazione involontaria verificatisi entro il 30 aprile continuano ad essere classificate come Aspi e mini Aspi, mentre quelle che si riferiscono ad eventi successivi al 1° maggio sono classificate come Naspi. Inoltre, continuano a essere conteggiate anche domande riferite a licenziamenti avvenuti entro il 31 dicembre 2012, che vengono classificate come disoccupazione ordinaria.
Nel mese di agosto  2015 sono state presentate 349 domande di Aspi, 80 domande di mini Aspi e 90.294  domande di Naspi. Nello stesso mese sono state presentate 161 domande tra disoccupazione ordinaria e speciale edile e 3.005 domande di mobilità, per un totale di 93.889 domande, il 20,4% in meno rispetto alle 118.113 dell’agosto 2014.

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