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Dopo la perdita di 159.000 occupati in 7 anni primi segnali di ripresa in Sicilia

redazione

Dopo la perdita di 159.000 occupati in 7 anni primi segnali di ripresa in Sicilia

lunedì 19 Ottobre 2015

Confcommercio intravede una prima crescita nel mercato del lavoro spinto soprattutto dall’universo “rosa”. A far ben sperare è l’aumento dell’occupazione femminile in Sicilia (+15 mila unità)

PALERMO – La ripresa dell’attività economica iniziata alla fine del 2014 sta cominciando a produrre effetti sul mercato del lavoro, che aveva conosciuto negli anni della crisi una sensibile riduzione delle persone occupate.
La Sicilia, che già scontava una situazione molto difficile, ha conosciuto un aggravamento della condizione occupazionale con l’espulsione dal mercato di 159 mila occupati tra il 2007 ed il 2014.
Questa dinamica ha comportato una riduzione della quota di occupati nella regione sia rispetto al Mezzogiorno sia all’Italia. Lo dicono i dati dell’ufficio studi di Confcommercio, presentati questa mattina a Palermo durante il forum sul terziario e le donne.
La forte crescita del numero di persone in cerca di occupazione, rilevata negli ultimi anni nel Centro-nord (+149,7% tra il 2007 ed il 2014), che ha portato ad una maggiore concentrazione dei disoccupati in queste aree, riflette anche la ripresa dei fenomeni di migrazione interna.
In Sicilia l’aumento dei disoccupati è stato, in proporzione, più contenuto sia nei confronti di quanto registrato nel paese sia nel complesso del meridione. Va comunque sottolineato, dice Confcommercio, che la regione partiva da una condizione più negativa, in considerazione di un tasso di disoccupazione che si approssimava, già nel 2007, al 13%.
Analizzando quanto accaduto sul versante dell’occupazione per genere, si rileva come le difficoltà del mercato del lavoro abbiano interessato in misura più sensibile la componente maschile. Il fenomeno è in parte spiegato dalle progressive restrizioni al pensionamento delle donne e dalla tendenza della componente femminile ad accettare posti di lavoro anche meno qualificati o remunerati.
Questi movimenti di fondo si rilevano anche nel Mezzogiorno ed in Sicilia, territori in cui le minori opportunità hanno comportato, contrariamente a quanto avvenuto nel Centro-nord, anche una diminuzione della componente femminile dell’occupazione.
Fa ben sperare, tuttavia, la piccola ripresa dell’occupazione femminile registrata nella prima parte del 2015, non solo nella media del Sud ma, in particolare, in Sicilia (+15mila unità rispetto a +46mila unità dell’intero Mezzogiorno).

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