Appartiene ai papà siciliani (tre su dieci) il record per i congedi parentali in Italia - QdS

Appartiene ai papà siciliani (tre su dieci) il record per i congedi parentali in Italia

redazione

Appartiene ai papà siciliani (tre su dieci) il record per i congedi parentali in Italia

giovedì 29 Ottobre 2015

Il premio Assiteca 2015 cerca le imprese italiane che più si distinguono nelle politiche di welfare aziendale. La nostra Isola prima con un’incidenza del 34,7%, seguono Lazio (18,4%) e Sardegna (16,7%)

ROMA – I “mammi” abitano in Sicilia. Più di tre padri su dieci (34,7%) nell’isola hanno fatto ricorso al congedo parentale per la nascita di un figlio contro una media nazionale del 12%. E’ uno dei parametri che saranno presi in considerazione da Assiteca, principale broker assicurativo italiano indipendente quotato all’AIM di Borsa Italiana, per l’edizione 2015 del suo premio (www.premioassiteca.it) dedicato al welfare aziendale nelle imprese italiane.
L’incidenza sul totale dei congedi parentali da parte dei papà vede dietro la Sicilia, il Lazio con un 18,4%, seguito da Sardegna (16,7%), Trentino Alto Adige (15%), Liguria (14,8%) e Valle D’Aosta (14,8%). I papà di Veneto (8,1%), Lombardia (8,1%) e Piemonte (8,4%) sono, invece, agli ultimi posti nel nostro Paese nella scelta di accudire i figli nei primi anni di vita. In termini assoluti il numero di padri in congedo ha sfiorato le 6.000 unità nel Lazio, seguito da Lombardia (oltre 5.400 congedi), Sicilia con quasi 4.000 adesioni ed Emilia Romagna con oltre 3.400 casi.
Il Premio Assiteca “La gestione del rischio nelle imprese italiane” che quest’anno è focalizzato appunto su “Welfare in Azienda: pratiche e modelli vincenti” cerca le aziende italiane che più si distinguono nelle politiche di welfare aziendale. Lanciato nel 2010 il premio intende segnalare le best practice del nostro Paese in base a un’indagine sul grado di preparazione delle imprese nella gestione del rischio, declinato ogni anno su un ambito specifico.
“In un periodo di grave incertezza come quello attuale” sottolinea Luciano Lucca, Presidente di Assiteca “nel quale sempre più i lavoratori, con livelli salariali generalmente più contenuti rispetto alla media europea, trovano problematico l’accesso ai servizi del Welfare Pubblico messo in discussione dalle ristrettezze di bilancio, dalla crisi finanziaria e dall’evoluzione demografica, le imprese, grandi, medie o piccole che siano, devono preoccuparsi di proteggere il loro asset più importante, ovvero il ‘capitale umano’. Per questo abbiamo pensato di dedicare l’edizione del Premio di quest’anno al tema del cosiddetto Welfare Aziendale’”.
A condurre l’indagine propedeutica all’iniziativa sarà l’ASAM – Associazione per gli Studi Aziendali e Manageriali dell’Università Cattolica di Milano, con l’obiettivo di identificare i Welfare Champions, cioè quelle imprese italiane che hanno sviluppato progetti di welfare “vincenti” e che si sono impegnate a migliorare il clima interno e il benessere organizzativo.
Molte le novità di questa sesta edizione del Premio che punta a una ancor più decisa valorizzazione delle realtà locali e a creare interessanti opportunità di networking tra le imprese partecipanti.

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