Sradicata cellula jihadista. Minacce a Papa Bergoglio - QdS

Sradicata cellula jihadista. Minacce a Papa Bergoglio

redazione

Sradicata cellula jihadista. Minacce a Papa Bergoglio

martedì 01 Dicembre 2015

Operazione antiterroristica “Van Damme” condotta tra l’Italia e i Balcani dagli Agenti della Digos di Brescia e della Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione della Polizia di Stato

BRESCIA – La Polizia di Stato di Brescia, in collaborazione con la Polizia Kosovara, ha eseguito perquisizioni ed arresti, in Italia ed in Kosovo, a carico di cittadini kosovari ritenuti responsabili dei reati di “Apologia al terrorismo” e “Istigazione all’odio razziale”.
L’operazione denominata “Van Damme”, condotta dagli Agenti della Digos di Brescia e della Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione della Polizia di Stato, ha permesso di disarticolare una compagine terroristica che, anche attraverso l’uso dei social network, propagandava l’ideologia jihadista.
I componenti del gruppo, armati, sul web propagandavano l’ideologia jihadista inneggiando allo stato islamico.
In particolare, a carico di uno dei fermati è stata disposta, per la prima volta, la misura di sorveglianza speciale per terrorismo, su richiesta avanzata direttamente dal Procuratore Nazionale Antimafia e Antiterrorismo.
 Dall’operazione è emersa un’altro aspetto inquietante: i quattro kosovari minacciavano il Santo Padre Bergoglio, esaltavano i recenti attentati di Parigi e minacciavano l’ex ambasciatrice degli Stati Uniti in Kosovo. 
“Nelle dimore perquisite in Kosovo nell’ambito dell`operazione – ha spiegato Carmine Esposito, Questore di Brescia -, sono state rinvenute armi. Si tratta di profili di rischio in relazione a derive terroristiche di matrice islamica con particolare riferimento a condotte di propaganda, reclutamento, finanziamento del sedicente stato islamico”.
Soddisfatto il ministro dell’Interno, Angelino Alfano che ha parlato di un’altra importante operazione dell’Antiterrorismo della Polizia di Stato che ha permesso di sradicare una cellula jihadista che operava tra l’Italia e i Balcani e che usava principalmente la rete per diffondere messaggi di violenza attraverso l’apologia al terrorismo e l’istigazione all’odio razziale. 
“Oggi – ha commentato Alfano -, per la prima volta è stata applicata la misura della sorveglianza speciale, prevista dal pacchetto antiterrorismo che ho fortemente voluto, nei confronti dei presunti responsabili di questa cellula. è la conferma che il nostro sistema di prevenzione e di sicurezza sta funzionando”.
“La nostra Polizia – ha spiegato – con la collaborazione della Polizia kosovara, ha svolto un ottimo lavoro e, con impegno e professionalità, ha seguito ogni pista per raggiungere questo importante risultato. Il lavoro eccellente dei nostri uomini, della magistratura che adesso può anche applicare un pacchetto di leggi adeguate per le quali ci siamo tanto impegnati, e la collaborazione internazionale, abbattono giorno per giorno il livello del rischio possibile, nella consapevolezza, comunque, che – lo ripeto – nessun Paese è a rischio zero”.

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