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Palermo – Strisce blu, gestione “anomala” il Comune chiede 1,4 mln di euro

Gaspare Ingargiola

Palermo – Strisce blu, gestione “anomala” il Comune chiede 1,4 mln di euro

venerdì 18 Dicembre 2015

L’Ente vorrebbe che l’Apcoa restituisse tale somma, ritenuta superiore a quanto stabilito in convenzione. La gestione degli stalli viene ritenuta a esclusivo vantaggio della parte privata

PALERMO – Il Comune alza la voce contro la Panormus 2000, la società che nel 2005 ha realizzato in project financing il parcheggio multipiano di piazza Vittorio Emanuele Orlando ottenendo in cambio una convenzione di 90 anni per la gestione, oltre che dello stesso parcheggio, di 2.700 stalli di sosta a pagamento in diverse zone della città.
Palazzo delle Aquile, forte di un parere tecnico dell’Unità tecnica sulla finanza di progetto presso il Cipe, ha chiesto all’Apcoa, nel frattempo subentrata nella gestione, di restituire entro due mesi 1,4 milioni di euro di extragettito, ossia, secondo l’Amministrazione comunale, di profitti in più che l’Apcoa avrebbe incassato rispetto a quanto stabilito dalla convenzione, “della quale si stanno valutando eventuali correttivi”, fanno sapere da piazza Pretoria.
Non è la prima volta che le strisce blu finiscono sotto la lente d’ingrandimento delle istituzioni. Lo scorso giugno il gruppo consiliare di Italia dei Valori, all’epoca composto da Filippo Occhipinti, poi passato al misto, e Paolo Caracausi, aveva presentato un esposto in Procura e uno alla Corte dei Conti ricostruendo tutti i passaggi della vicenda. Che inizia nel 1999 quando “la società Gecopre Spa si fa promotrice di un progetto di finanza per l’affidamento in concessione della progettazione, costruzione e gestione del parcheggio sotterraneo multipiano di piazza Vittorio Emanuele Orlando con posti auto anche in superficie”. La concessione “viene assegnata nel 2005 dalla giunta Cammarata” e “il 28 dicembre 2012 viene stipulata la convenzione definitiva tra il Comune e la Gecopre Spa, che costituisce come società di progetto la Panormus 2000 srl”, che a sua volta, nel 2006, decide di affidare la gestione dei parcheggi in superficie all’Apcoa Parking Italia Spa. Una volta ultimato nel 2009, anche il parcheggio interrato finisce in mano all’Apcoa.
“Già dal 2005 – sottolinea l’assessore alla Mobilità, Giusto Catania – la precedente Amministrazione era a conoscenza del fatto che il progetto di project financing, che ha portato ad una abnorme distribuzione e gestione delle zone blu a Palermo, presentava delle criticità, a partire dall’inusuale concessione per ben 90 anni. Nonostante questo, la vecchia amministrazione ha deciso di tirare dritto, imponendo una gestione che sembra essere a tutto vantaggio della parte privata e che per di più ha delle zone d’ombra circa il ruolo di Apcoa, società che non sarebbe socia della Panormus 2000, né avrebbe partecipato alla procedura di gara per la realizzazione dell’opera. Con il provvedimento notificato alla Panormus e con il quale viene richiesta la restituzione di oltre un milione e quattrocentomila euro si apre una nuova fase dei rapporti fra Comune e soggetto privato perché, fermi restando i rapporti contrattuali e di legge, dovrà esserci la massima trasparenza e correttezza, vista la delicatezza della situazione”.
“Da anni – afferma il sindaco Leoluca Orlando – ripeto, e in tanti ripetiamo, che questo sistema delle zone blu a Palermo presenta delle anomalie; una considerazione che non aveva bisogno certamente di conferme tecniche ma che è oggi confermata da questi pareri. Il fatto che le anomalie fossero note già nel 2005 getta un’ombra sull’intera operazione e ci determina ancora di più a fare chiarezza perché quello che in tutte le città è un servizio per la collettività non diventi invece uno strumento di guadagno facile per un soggetto privato”.
Anche i due inquilini di Sala delle Lapidi hanno espresso la loro soddisfazione. Per Caracausi “la somma richiesta è ancora poca e riteniamo che ci siano gli estremi per disdire il contratto – dice -. I cittadini sono stanchi di pagare questa tassa. Avevamo lanciato una petizione nei mesi scorsi che aveva visto la partecipazione di numerosi cittadini e contiamo di ripresentarla. Mi congratulo con il sindaco per avere finalmente dato seguito all’istanza di Idv”. Anche Occhipinti chiede “la rescissione o revisione del contratto delle zone blu affidate ad Apcoa, a partire dalla folle scadenza di 90 anni e dalle aree affidate. Sono soddisfatto che il lavoro fatto nell’interesse dei palermitani sia stato utile. L’unico rammarico è che non ci voleva il sottoscritto per accorgersi di questa stortura, mi chiedo come sia stato possibile chiudere questa operazione senza alcun ostacolo da parte di chi all’epoca amministrava la città”.

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