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Palermo – Troppi parcheggiatori abusivi una piaga difficile da estirpare

Luca Insalaco

Palermo – Troppi parcheggiatori abusivi una piaga difficile da estirpare

venerdì 13 Novembre 2009

I carabinieri parlano di un’occupazione capillare che sconfina “nell’intimidazione ambientale”. Violato il codice della strada: sanziona l’esercizio fuori norma dell’attività

PALERMO – Una presenza tanto capillare quanto molesta. I parcheggiatori abusivi presidiano il territorio e battono moneta: che sia “una cosa a piacere” o il prezzo di “un caffè”, il mancato versamento dell’obolo spesso si rivela foriero di spiacevoli sorprese per gli automobilisti: carrozzerie rigate, gomme bucate, se non vere e proprie aggressioni fisiche o minacce. I Carabinieri del Comando provinciale parlano di un’occupazione che sconfina nella “intimidazione ambientale”. “L’attività di parcheggiatore – dicono da Piazza Verdi – sovente rappresenta una sorta di ricatto ambientale, in quanto gli automobilisti si sentono costretti a lasciare denaro che diventa una vera e propria ‘mazzetta’ per garantire l’incolumità della propria vettura”.
Dalla periferia al centro storico, dai supermercati ai luoghi della movida cittadina, non tralasciando gli uffici pubblici, non c’è punto strategico della città che non abbia un controllore. “Per ogni piazza – spiegano i militari dell’Arma – lungo ogni via, una famiglia storica gestisce il parcheggio senza permettere intromissioni”. E nelle zone più redditizie gli incassi medi giornalieri possono toccare anche i 200 euro. Esentasse, naturalmente. Una presenza antica e radicata quella dei guardiamacchine, che non ha subito ridimensionamenti neppure con la virulenta proliferazione di “strisce blu”. Anzi, oltre alla presa in custodia dell’automobile, le aree di sosta a pagamento hanno portato all’introduzione di un nuovo servizio: la vendita dei ticket di sosta con un leggero sovrapprezzo, generalmente di 50 centesimi, rispetto al costo ordinario.
Il Codice della Strada – va ricordato – sanziona l’esercizio abusivo dell’attività di posteggiatore. Salvo che il fatto costituisca reato, per costoro, l’articolo 7 comma 15bis prevede una sanzione amministrativa che va dai 709 ai 2.850 euro. Somma che si raddoppia se nell’attività vengono impiegati minori. In ogni caso, si applica la sanzione accessoria della confisca delle somme percepite. Anche la giurisprudenza è ricca di pronunce che offrono tutela agli automobilisti tartassati. Sanzioni e sentenze, tuttavia, che finora non state sufficienti a estirpare la malapianta del sopruso. Il cartello dei posteggiatori adegua, anzi, le tariffe in base al calendario, arrivando a chiedere un dazio di sei euro per lasciare l’automobile nella borgata marinara di Mondello. Prezzi da alta stagione.
 

 
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PALERMO – Se il centro storico è l’area a maggiore concentrazione di parcheggiatori, non c’è zona della città che possa dirsi esente da questo servizio non richiesto. Lo evidenzia la mappa online che i responsabili del sito Fascioemartello.it hanno costruito grazie alle segnalazioni degli internauti tartassati. “Io non offro il caffè ai posteggiatori abusivi”, questo il nome dell’iniziativa nata per fornire “un ulteriore stimolo per gli organi di controllo ad aiutare i cittadini a liberarsi da questa piaga”. Le forze dell’ordine, dal canto loro, forniscono alcune raccomandazioni. Prima tra tutte quella di non lasciare mai incustodite le auto ai parcheggiatori e soprattutto di non consegnare loro le chiavi. Questo per evitare che le auto possano essere rubate, che le chiavi  vengano duplicate e rubate, oppure che i documenti vengano fotocopiati per individuare l’eventuale abitazione del malcapitato, rischiando quindi di essere derubati anche a casa.

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