Riscossione Sicilia ancora nell'occhio del ciclone - QdS

Riscossione Sicilia ancora nell’occhio del ciclone

Raffaella Pessina

Riscossione Sicilia ancora nell’occhio del ciclone

sabato 09 Gennaio 2016

Gianfranco Micciché (Fi): “Società gestita male e affidata a gente non capace”. L’Ars, intanto, tornerà a riunirsi il prossimo 12 gennaio

L’Assemblea regionale siciliana tornerà a riunirsi il prossimo 12 gennaio di pomeriggio. All’ordine del giorno il Ddl sulla valorizzazione del demanio trazzerale e la legge sulla tutela dei lavoratori della formazione professionale.
Questa settimana il Parlamento ha approvato il disegno di legge che permette l’accorpamento dell’ospedale Piemonte di Messina all’Irccs Bonino Pulejo. La norma contiene solo una modifica tecnica rispetto alla legge approvata dall’Ars lo scorso ottobre. I voti a favore sono stati 50, 13 astenuti, sessanta i parlamentari presenti in Aula.
Intanto, non si arresta la polemica tra il presidente di Riscossione Sicilia Antonio Fiumefreddo e la deputazione siciliana. “In queste ore anche gli ultimi deputati stanno provvedendo a regolarizzare la loro posizione con Riscossione Sicilia. è un risultato storico. Per la prima volta nella storia della Repubblica, la Sicilia, pur tra momenti difficili e incomprensioni, può ben affermare d’essere la prima regione in Italia in cui i rappresentanti del popolo, anzi tutti i rappresentanti del popolo, come i migliori cittadini, hanno rateizzato ovvero saldato il loro debito con il Fisco”. Si tratta di una vicenda che va avanti da settimane, da quando il 29 dicembre scorso l’Aula aveva bocciato la ricapitalizzazione della partecipata regionale.
 
E allora era stato tirato fuori un elenco di deputati che sarebbero risultati debitori nei confronti di Riscossione Sicilia ed erano circolate dichiarazioni pesanti  da parte di Fiumefreddo e altrettanto due reazioni da parte dei deputati. La vicenda è anche finita in Procura, con Fiumefreddo che ha chiesto e ottenuto di essere sentito il 14 gennaio al Palazzo di giustizia in ordine a presunte pressioni esercitate da settori della deputazione regionale sul processo di risanamento. Da parte sua anche l’Ars si appresta a presentare querela per le parole forti usate dal burocrate che ha parlato di “atto di pirateria” e di “mascalzoni” dopo la bocciatura della norma ‘salva-Riscossione’.
Adesso la commissione Bilancio sarebbe pronta a vararne un’altra di norma, sebbene l’assessore all’Economia Alessandro Baccei abbia avvertito che “Senza il nuovo piano industriale è impossibile ogni finanziamento”.
Così, pur davanti al rischio di liquidazione, Fiumefreddo avrebbe detto di volerlo presentare il piano e sotterra l’ascia di guerra: “Vorrei ringraziare ciascun parlamentare per aver consentito il raggiungimento di questo risultato, che restituisce dignità alle istituzioni e fiducia ai cittadini. Proseguiremo nel nostro compito di risanamento della società e, con l’aiuto del socio Regione, lavoreremo perchè la nostra riscossione possa diventare la prima in Italia, cancellando vecchi vizi, insopportabili sprechi ed odiosi privilegi”.
Critico sulla gestione della partecipata Gianfranco Miccichè, coordinatore di  Forza Italia: “Se la dessero a me Riscossione Sicilia, recupererei l’80% di quanto dovrebbe essere riscosso – a aggiunge – La società non è stata gestita bene è stata affidata a gente non capace. E per capacità intendo fregarsene di parentele e amicizie e procedere a recuperare gli effettivi crediti. Chiudere Riscossione Sicilia e affidare i servizi a Equitalia –   ha concluso Micchichè – sarebbe peggio che andar di notte, occorre solo affidarla a qualcuno che la faccia funzionare”. Le sue dichiarazioni sono state rese a margine di un incontro organizzato tra i parlamentari regionali, nazionali ed europei con i vertici regionali al gruppo parlamentare all’Ars di Forza Italia, durante il quale il coordinatore regionale ha parlato di “Ricostruire un centrodestra che non c’è più, puntando ad un centrodestra unito con una coalizione che dovrebbe riunire Lista Musumeci, Fratelli d’Italia, Movimento per le Autonomie e il movimento Noi Con Salvini”.
Il coordinatore azzurro ha sottolineato il suo assenso alla candidatura di Musumeci.

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