Le brave Province - QdS

Le brave Province

Giuseppe Bellia

Le brave Province

sabato 14 Novembre 2009

Premiati dalla Regione i 9 Enti in base ai risultati di gestione. La valuzione è stata basata su 6 parametri

PALERMO – La Regione premia gli Enti locali virtuosi e parsimoniosi nella gestione spesa pubblica.
Oltre 400 mila euro saranno divisi tra le nove Province regionali della Sicilia come “premialità” per il 2008.
Lo stabilisce il decreto firmato dall’assessore regionale della Famiglia, delle Politiche sociali e delle Autonomie locali, Caterina Chinnici. Ecco il criterio di ripartizione delle somme. I 428 mila e 860 euro sono stati destinati proporzionalmente alle Province che, in maniera virtuosa, hanno messo in campo e attuato una serie di strategie dal punto di vista finanziario, tenuto conto del rapporto tra il numero dei propri dipendenti e l’ammontare delle spese correnti.
Non solo una buona gestione delle uscite di cassa, poiché la Regione con la distribuzione dei contributi, vuole anche premiare quelle Amministrazioni pubbliche, che sono state protagoniste di buona capacità amministrativa (riscossione tributi locali) e capacità d’attrarre finanziamenti.
Ecco il commento dell’assessore regionale agli Enti locali in riferimento ai criteri di premialità (sei) attuati sulla distribuzione dei contributi.
“Sono state premiate – spiega l’assessore Chinnici – quelle amministrazioni che, in base a sei parametri di riferimento, hanno dimostrato una maggiore propensione per la capacità di riscossione e gli investimenti, lo sforzo tariffario e fiscale, l’ottimizzazione del servizio di recupero dei tributi e la variazione del numero di abitanti causata dalla presenza di flussi turistici”.
La buona gestione finanziaria premia la Sicilia orientale, con due Province (Catania e Siracusa) che sbancano in oculatezza di spesa e complessiva gestione di controllo.
La Provincia che si è rivelata più virtuosa complessivamente è quella di Catania, l’unica ad ottenere la premialità in tutti i parametri richiesti, alla quale andranno quasi 133 mila euro. Al secondo posto Siracusa con 98mila, seguita da Trapani con 77mila.
Tutte le altre Province, seguono il passo, ottenendo però (propozionalmente al soddsfacimento dei parametri di merito) contributi molto minori, rispetto ai primi tre Enti locali.
Ecco la posizione delle altre Province.
Quarta Agrigento (36mila), a ruota, Enna (25mila), Ragusa (20mila), Messina (20mila), Palermo (16mila) e Caltanissetta (1.223 euro).
Questa la graduatoria totale, ma nella nota diffusa dall’assessorato, presenti anche graduatorie parziali, relative a ciascun dei sei parametri presi in considerazione.
Buona capacità d’applicazione dei tariffari sempre per le Province siciliane orientali. In particolare, per lo sforzo tariffario il primo posto è andato a Siracusa, seguita Catania e da Agrigento.
Sicilia orientale protagonista anche per il settore fiscale ( prima Catania, seconda Siracusa e terza Trapani). La capacità di riscossione ha premiato, nell’ordine, Siracusa, Catania e Trapani.
Per la propensione agli investimenti, ritorna nuovamente Catania prima, seconda Trapani e terza Agrigento. I flussi turistici gratificano Trapani, Messina e Siracusa.
I dati parlano chiaro: le Amministrazioni provinciali della Sicilia occidentale sono pressoché assenti in tutte e sei le gradutorie parziali, nonché assenti nelle prime posizioni della graduatoria complessiva. L’unica eccezione è la provincia di Trapani.
La Provincia di Palermo assente in tutte le prime posizioni di tutti i parametri considerati.Il capoluogo di Regione, peraltro, fra le nove Province è penultima.
Dalla gradutoria emerge anche la difficoltà degli Enti locali dell’entroterra siciliano.
Sia la Provincia di Enna (quinta nella gradutoria complessiva) sia la Provincia di Caltanissetta (ultima) arrancano in graduatoria e mostrano tutte le difficoltà gestionali di spesa e in entrata.
E se il turismo, potrebbe essere una scusante, poiché non sono province che attraggono escurionisti e vacanzieri, tutti gli altri cinque parametri, sono meramente economici e pertanto, su quest’ultimi, Enna e Caltanissetta non hanno “alibi” di gestione.
Per quanto concerne le altre Province, Ragusa e Messina, si attenstano al centro della graduatoria.
Nei giorni scorsi, sempre l’assessorato agli Enti locali, ha pubblicato l’elenco dei Comuni siciliani inadempienti agli obbighi economici contabili.
A questi Enti pubblici, sono stati contestati due violazioni: la mancata approvazione del Bilancio di previsione 2009 ad alcuni, ad altri, quello Consuntivo 2008. In tutto, sono 45 gli Enti che ancora devono approvare i due strumenti.

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