Riscossione Sicilia e cartelle pazze all'Ars - QdS

Riscossione Sicilia e cartelle pazze all’Ars

Raffaella Pessina

Riscossione Sicilia e cartelle pazze all’Ars

giovedì 21 Gennaio 2016

Riforma Consorzi Bonifica: i lavori della commissione Attività Produttive. Turano (Udc) : “La Società faccia meno propaganda”

PALERMO – Restano chiusi questa settimana i battenti di Sala D’Ercole a Palazzo dei Normanni, proseguono invece i lavori nelle commissioni legislative.
E’ il caso della commissione Attività produttive che ha discusso dei consorzi di bonifica: nel corso della riunione è stato approvato un emendamento a firma di Giovanni Panepinto, di Mariella Maggio e di Concetta Raia, tutti del Pd, che va a modificare  i contenuti della legge Finanziaria del 2015.
“L’emendamento approvato – ha spiegato Panepinto –  anziché prevedere la riduzione del contributo regionale, fissa fino al 2021 il contributo pari al 90 per cento delle spese, aprendo nuove prospettive per imprese agricole e lavoratori”.
Secondo il parlamentare questa approvazione “rappresenta il punto di partenza per il varo di una riforma strutturale dei consorzi che devono avere oltre alla distribuzione irrigua altre funzioni a protezione dell’ambiente, della viabilità rurale e della salvaguardia idrogeologica del territorio”.
Panepinto ha anche sottolineato che sarà fondamentale mettere in sicurezza le dighe siciliane e soprattutto completare il sistema irriguo di varie zone siciliane. L’obiettivo da raggiungere, in collaborazione con l’assessore regionale all’Agricoltura, – ha proseguito –  sarà quello di scrivere una riforma che valorizzi le funzioni e le competenze dei consorzi abbattendo sprechi ed inefficienze”.
Non si spengono ancora i riflettori sulla vicenda che vede protagonisti contrapposti il Presidente di Riscossione Sicilia Antonio Fiumefreddo e la deputazione regionale. Come si ricorderà la polemica era giunta persino in procura, a cui Fiumefreddo aveva denunciato presunte pressioni di settori della deputazione contrapporsi al processo di risanamento della partecipata regionale. La denuncia seguì la bocciatura della ricapitalizzazione di Riscossione da parte dell’Ars lo scorso 29 dice. Fiumefreddo rese noto un elenco di parlamentari regionali presunti morosi e da quel momento in poi la vicenda ha assunto il carattere di un fiume in piena senza possibilità di fermarsi più. Infatti l’Assemblea ha querelato il dirigente per diffamazione, dopo una serie di dichiarazioni forti da parte di Fiumefreddo nei confronti dei parlamentari regionali.
Nel frattempo, il capogruppo dell’Udc all’Ars Mimmo Turano, ha reso noto che in questi giorni è stata recapitata al gruppo parlamentare di Palazzo dei Normanni, una comunicazione di avvio dell’attività di riscossione relativo a una cartella che sarebbe stata notificata l’anno scorso. “Premesso che il gruppo che presiedo non ha mai avuto notificato nulla – aggiunge – sarebbe sufficiente verificare denominazione e codice fiscale per comprendere che non è il gruppo parlamentare che presiedo ad essere il destinatario dell’azione di riscossione”.
 
Turano ha già chiesto agli uffici del gruppo di rispondere formalmente a Riscossione Sicilia. “Considerata la grande attenzione dell’avvocato Fiumefreddo all’attività di comunicazione – ha aggiunto il capogruppo dell’Udc – allegherò anche il comunicato dello scorso maggio dove lui stesso dichiarava solennemente che l’Udc ‘risulta perfettamente in regola con il pagamento delle imposte e non ha alcuna esposizione con l’agente della Riscossione”. E conclude: “Riscossione Sicilia dovrebbe fare meno propaganda e dedicarsi a fare un lavoro rigoroso e serio”.
 
Sul Patto per la Sicilia è intervenuta Forza Italia che con una mozione chiede che il Governo regionale riveda tale patto, rimodulando le delibere di giunta 288/2015 e 344/2015, dopo un confronto con le Autonomie Locali “unici veri rappresentanti dei territori: Se questo non avverrà – è scritto in una nota –  ci troveremo di fronte all’ennesima occasione mancata da parte di un esecutivo frottolaio che verrà ricordato per l’incapacità manifesta di sfruttare opportunità e risorse. Secondo Forza Italia “Il Patto per la Sicilia deve destinare maggiori risorse al turismo e alla cultura, creando occasioni tangibili di sviluppo”.

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