Finanziaria, Sicilia E-servizi perde il monopolio - QdS

Finanziaria, Sicilia E-servizi perde il monopolio

Raffaella Pessina

Finanziaria, Sicilia E-servizi perde il monopolio

giovedì 25 Febbraio 2016

Gestione dei servizi informatici, la Regione potrà aprire ai privati. È proseguito ieri in Aula l’esame della Finanziaria

PALERMO – È proseguito ieri l’esame della Finanziaria in Aula a Palazzo dei Normanni con una maratona partita lunedì scorso.
I parlamentari sono stati impegnati dalle 11 di mattina con una breve interruzione per poi riprendere di pomeriggio e in Aula era presente anche il presidente della Regione Crocetta che ha chiesto ed ottenuto l’accantonamento della norma su Riscossione Sicilia. “Siamo in condizioni di rimettere in pari Riscossione Sicilia – ha detto Crocetta in Aula –  Non possiamo affidare il servizio a Equitalia che ci scaricherebbe dipendenti e debiti, non dandoci certezze sui tempi legati alle risorse e ai tributi incassati. Sarebbe un’operazione per nulla indolore”.
Bocciato invece l’emendamento soppressivo del governo liberando i dirigenti dei dipartimenti della Regione che da ora in avanti potranno ricorrere a ditte esterne, diverse dalla partecipata Sicilia E-servizi, per i propri servizi informatici. L’Articolo 30 quindi modificherà quanto previsto dalla legge n. 6 del 3 maggio del 2001, (art.78) che vincolava l’amministrazione regionale ad avvalersi della Spa pubblica. Inoltre, la competenza sulla Spa passa dalla Funzione pubblica all’Economia.
Solo per la fibra ottica, quest’anno la Regione avrà a disposizione 400 milioni di euro e 300 milioni di euro nel 2017.
Tra le norme approvate, quelle sul finanziamento degli interventi nella forestazione, sull’esclusività di appartenenza ai bacini, sulle misure per la fuoriuscita dei soggetti appartenenti al bacino ‘Pip Emergenza Palermo’.
Approvata anche la norma sulle assunzioni dei testimoni di giustizia, per le quali sono stanziati 510 milioni di euro attraverso l’assunzione nella pubblica amministrazione.
Un emendamento del governo, illustrato dall’assessore alla Funzione pubblica Luisa Lantieri, prevede l’assunzione quest’anno di altri nove testimoni di giustizia e lo stanziamento di 290 mila euro per il triennio 2016-2018.
L’Ars ha approvato anche le norme per i fondi all’edilizia agevolata e sovvenzionata, gli interventi per la bonifica dei siti contaminati con un fondo di un milione di euro e per la realizzazione dei piani di caratterizzazione dei siti utilizzati come discarica e sotto procedura di infrazione con uno stanziamento di 250mila euro. Dopo il confronto di due giorni fa tra i rappresentanti della maggioranza per evitare altre bocciature in Aula, la manovra sembra procedere senza interruzioni, anche se diversi sono gli articoli che sono stati stralciati come l’articolo n. 13, che conteneva i contributi a realtà e associazioni legate alla ex tabella H e l’articolo n. 8 in materia di autonomie locali, accantonato in vista di una riscrittura.
Nella mattinata c’è stata una polemica tra l’assessore regionale all’economia Alessandro Baccei che ha bloccato il tentativo di alcuni parlamentari dell’opposizione che chiedevano la ricapitalizzazione di Sviluppo Italia Sicilia. “è impossibile ricapitalizzare la società, ce lo vieta la Corte dei Conti e il codice civile – ha ribadito Baccei –  L’unico modo per finanziare Sviluppo Italia Sicilia è quello di assegnare commesse, e io vi assicuro che non ho dato alcuna commessa a Invitalia, piuttosto che a Sviluppo Italia”.
Nel pomeriggio si è cominciato a discutere sulla raccolta differenziata, sulla gestione dei rifiuti e sui termovalorizzatori. Discussa la norma che introduce l’ecotassa differenziata per i Comuni, con premialità per quelli virtuosi che raggiungono risultati con la raccolta differenziata e prevede la costruzione dei termovalorizzatori, come aveva anticipato nei mesi scorsi l’assessore all’Energia, Vania Contrafatto.
Contrari a questa norma molti deputati appartenenti non solo alle opposizioni. In favore, invece, è intervenuto  Crocetta che ha ribadito come in Sicilia la differenziata dovrebbe essere al 65%, e che nella maggior parte delle municipalità siciliane a nessuno interessa fare la raccolta differenziata e quindi ci vuole una penale per chi non la fa.
E fuori dal Palazzo hanno protestato i lavoratori Asu, precari degli enti locali contro la norma presentata dall’assessore all’Economia Alessandro Baccei, con la quale si limita la proroga dei tre anni prevista dal governo centrale per i precari dei comuni, a un solo anno. Mentre scriviamo l’Aula è ancora in corso.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017