Ddl stralcio, si prospetta una settimana di fuoco - QdS

Ddl stralcio, si prospetta una settimana di fuoco

Raffaella Pessina

Ddl stralcio, si prospetta una settimana di fuoco

sabato 12 Marzo 2016

Vincenzo Figuccia (Fi): “Assurdo che la Finanziaria non sia ancora in Gurs”. Martedì prossimo riprendono i lavori a Palazzo dei Normanni

PALERMO – Ricominceranno martedì della prossima settimana i lavori a Palazzo dei Normanni e sarà certamente una settimana di fuoco perchè oltre ai lavori d’Aula, sono previsti anche i lavori della commissione Bilancio dell’Ars.
In quella occasione verrà esaminato il disegno di legge stralcio che raccoglie una serie di norme che erano state appunto “stralciate” dalla Presidenza dell’Assemblea dalla legge di stabilità. Intanto si registra una protesta da parte di Vincenzo Figuccia, vice capogruppo di Forza Italia all’Assemblea regionale siciliana in merito alla mancata pubblicazione del bilancio.
“Trovo assurdo  – scrive in una nota Figuccia – che a distanza di oltre una settimana il bilancio della regione non sia ancora in Gazzetta Ufficiale. Questo ingiustificabile ritardo provocherà disagi ai Comuni che devono chiudere i bilanci di previsione entro il 31 marzo e soprattutto alla platea dei lavoratori del bacino Pip ed ai forestali”.
E prosegue: “I primi già non hanno percepito l’indennità di febbraio e non si può consentire che arrivino a Pasqua senza quella di marzo, mentre per i forestali il rischio è quello di non vedere pubblicate le graduatorie entro il 15 marzo e di ritrovarsi senza blocco del turn over. Il governo Crocetta – conclude Figuccia –  batta un colpo e faccia qualcosa perché ciò non accada”.
Curiosamente anche sul sito dell’Assemblea non sono pubblicati né il bilancio interno 2016 nel il rendiconto del 2014. Nello Musumeci ha presentato insieme ai deputati del Gruppo Lista Musumeci, Formica e Ioppolo, un’interrogazione al Presidente della Regione, all’assessore alle Infrastrutture e all’Assessore al Territorio e Ambiente, la istituzione di un albo delle opere incompiute in Sicilia e un’apposita struttura tecnica, per verificare la situazione nell’Isola e stabilire quali siano gli interventi più urgenti.
Nell’interrogazione si fa riferimento ai dati resi noti dal Codacons, secondo cui la Sicilia detiene il triste primato nazionale di regione con il più alto tasso di opere incompiute. Dalla rilevazione emerge, in particolare, che nel solo 2014 le opere rimaste al palo sono state ben 215, con un aumento del 148 per cento rispetto ai dati del 2013. “Questo vergognoso primato – evidenzia Musumeci – ha un costo spropositato di denaro pubblico in base al quale, sempre secondo i dati del Codacons, ogni famiglia siciliana paga 167 euro per opere mai realizzate o mai completate. Fatto ancor più grave, se si tiene conto che la maggior parte delle incompiute sono in settori di primaria importanza, quali viabilità, sanità ed edilizia scolastica, con ospedali e scuole iniziate e mai terminate”.
Mariella Maggio del Pd invece chiede di portare in Aula il ddl per la doppia preferenza di genere per le elezioni dei parlamentari dell’Assemblea regionale siciliana. “In Sicilia – ha detto Maggio –  aver introdotto con una legge varata dall’Ars la doppia preferenza di genere per le elezioni amministrative, rappresenta di certo un passo in avanti per le donne, ma resta ancora un vulnus: non aver approvato la medesima regola per l’elezione dei parlamentari all’Assemblea regionale.
Tra quasi un anno i siciliani torneranno alle urne anche per eleggere i componenti dell’Assemblea e il presidente della Regione, ma ancora l’Aula su questo non si è espressa. Si porti in aula il ddl e si consenta al Parlamento di votarlo”. E prosegue: “A settant’anni dal riconoscimento del diritto di voto alle donne, ci sono ancora tante barriere da abbattere. Per un reale cambiamento serve una maggiore rappresentanza femminile nelle istituzioni ad ogni livello”.

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