Massimo Massella Ducci Teri: "Onore ed onere di un civil servant" - QdS

Massimo Massella Ducci Teri: “Onore ed onere di un civil servant”

Anna Maria Verna

Massimo Massella Ducci Teri: “Onore ed onere di un civil servant”

sabato 12 Marzo 2016

Forum con Massimo Massella Ducci Teri, Avvocato Generale dello Stato

Qual è la situazione organizzativa dell’Avvocatura dello Stato?
“Mi sono insediato dopo che il D.L. n. 90 ha ridotto l’età di pensionamento a 70 anni. Molti bravissimi colleghi hanno dovuto lasciare l’Istituto creando alcune scoperture nei ruoli apicali. Sono state avviate le procedure per la nomina dei nuovi Vice Avvocati Generali a Roma e dei nuovi Avvocati Distrettuali. I Vice Avvocati Generali sono otto, mentre le Avvocature Distrettuali sono venticinque. Per poter accedere agli incarichi direttivi bisogna garantire almeno quattro anni di permanenza nel posto. I colleghi che sono già Avvocati Distrettuali da più di quattro anni, tuttavia, possono essere rinnovati anche per un periodo inferiore, fino a raggiungere l’età pensionabile. La prima operazione da fare è confermare gli attuali titolari, poi nominare i Vice Avvocati Generali, quindi attribuire gli incarichi di Avvocato Distrettuale. Stimo che tutto questo possa avvenire entro il mese di aprile. Abbiamo dovuto attendere la legge e, a settembre, i criteri attuativi del Consiglio degli Avvocati e Procuratori dello Stato. Mi è stato suggerito di aspettare la fine dell’anno per l’approvazione della Legge di Stabilità perché la data massima della permanenza in servizio poteva cambiare dai famosi e attuali 70 anni a 72. Sarebbe stato totalmente inopportuno fare delle proposte alla Presidenza del Consiglio quando poi dopo poco sarebbe stata modificata la legge e magari si doveva valutare un’altra platea di aspiranti. Nel frattempo abbiamo avuto Avvocati Distrettuali facenti funzione che si sono dimostrati estremamente validi e l’Istituto è riuscito ad andare avanti nella maniera migliore. Non ci sono stati vuoti né contraccolpi anche perché, per le questioni più delicate, c’è un continuo contatto tra me, il Segretario Generale, gli Avvocati più anziani in servizio a Roma e i colleghi delle Distrettuali”.
Che tipo di competenze hanno i vostri Avvocati?
“Ognuno è chiamato a occuparsi di una varietà incredibile di aspetti. Pensiamo di creare alcune specializzazioni perché non tutti possono essere costantemente aggiornati su tutto. C’è la fortuna di essere uno studio legale piuttosto numeroso dove si hanno professionalità in tutti i settori del diritto. Gli affari nuovi trattati ammontano a livello nazionale a oltre 150.000. Un terzo di tale lavoro grava sull’Avvocatura Generale che ha assunto, nell’anno, oltre 48.000 nuovi affari. Inoltre nel corso del 2015 l’Avvocatura ha reso oltre 4.000 pareri alle Amministrazioni che è chiamata a patrocinare. Gli Avvocati e Procuratori dello Stato stanno dedicandosi con particolare impegno a questo settore, consapevoli che in tale ambito la loro professionalità può contribuire alla prevenzione del contenzioso e a quell’obiettivo di deflazione dello stesso, meritoriamente perseguito da tutte le Magistrature. L’Avvocatura è impegnata, d’intesa con le Amministrazioni rappresentate, a effettuare una ricognizione di tutto quel contenzioso da non coltivare ulteriormente, essendo ormai chiari ed univoci i principi di diritto applicabili allo stesso. Ha preso anche l’impegno di segnalare l’esistenza di “cause pilota”, per le quali sia urgente ottenere in tempi brevi una pronuncia chiarificatrice della Suprema Corte, al fine di evitare il proliferare del contenzioso in controversie analoghe utilizzando, quindi, il nuovo strumento del ricorso per saltum. Un sistema giurisdizionale efficiente non può prescindere dalla celerità, ma anche dalla ragionevole prevedibilità delle proprie decisioni. Nel momento in cui riusciamo a prevenire le liti, automaticamente ne deriva una deflazione del contenzioso e sempre più le Amministrazioni sentono l’esigenza di essere confortate nel loro agire dal nostro parere, proprio per essere sicure di comportarsi secondo piena legittimità. Questo dimostra la serietà dei pubblici dipendenti e dei dirigenti pubblici. è una realtà non sempre conosciuta perché l’ordinario svolgimento fisiologico e burocratico di un Istituto, di per sé non crea notizia”.
 
Èinteressante sapere come funzionano dall’interno istituti come l’Avvocatura Generale dello Stato.
“Le nostre istituzioni devono abituarsi a comunicare con l’esterno. La patologia è quella che fa notizia ed è naturale che sia così, purtroppo. Sarebbe importante che, a volte, si fornissero anche le descrizioni dei casi positivi. Sappiamo benissimo che il servizio che rendiamo potrebbe essere reso meglio, perciò cerchiamo di prendere il lato positivo di quelli che sono i suggerimenti che ci vengono dati per cercare di capire dove sono le lacune alle quali dobbiamo ovviare. Ritengo che chiunque lo debba fare, a maggior ragione chi ha l’onore e l’onere di essere un civil servant che presta il suo servizio alla collettività. Inoltre in questo momento difficile per il Paese è stato chiesto anche a tutti noi un sacrificio economico e quello che è apprezzabile è che lo stesso Presidente della Repubblica Mattarella è il primo che dà l’esempio”.
Poco imitato a livello locale
“Nelle Regioni, come in tutte le amministrazioni pubbliche, ci sono tanti funzionari corretti, bravi, seri, che lavorano e che mandano avanti il Paese. Sono la maggioranza. Se avremo la forza di continuare a fare emergere  gli episodi di malcostume e a sanzionarli un pò alla volta, il nostro Paese recupererà posizioni più accettabili nelle varie graduatorie internazionali. Sarà l’opinione pubblica che, sempre più disapprovando questi comportamenti, li sanzionerà anche nel voto perché poi il cittadino ha il suo modo di sfiduciare un amministratore pubblico che si è dimostrato infedele o incapace di arginare il malcostume”.
 


Un assetto più in linea con le formule della Pa

Che funzioni svolge l’Avvocato Distrettuale?
“Fra personale amministrativo e personale togato nelle Distrettuali ci possono essere numerose persone e l’Avvocato Distrettuale ha responsabilità su di esse. è aiutato enormemente dai nostri funzionari. Purtroppo ancora non abbiamo il ruolo dei Dirigenti Amministrativi. L’avvocato Dipace ci si era dedicato molto e soltanto il fatto che sia intervenuta la legge di collocamento a riposo anticipato gli ha impedito di portare avanti questo disegno. Abbiamo intenzione di proseguire lungo questa linea. Per farlo serve una legge e questo crea, attualmente, qualche problema per i noti problemi di spending review. Bisogna vedere come conciliare le esigenze di bilancio con una migliore strutturazione”.
 
L’Avvocatura funzionerebbe meglio se alleggerita di compiti amministrativi?
“Assolutamente sì. Molte cose sono già attribuite alla responsabilità del Segretario Generale. Non si tratta di un amministrativo ma di un Avvocato dello Stato con l’incarico di Segretario Generale che sovrintende all’organizzazione di tutti i servizi dell’Avvocatura: personale, bilancio, contratti, supporti all’attività, CED e tutto quello che è l’implementazione dei servizi. Nelle Avvocature Distrettuali è responsabilità dell’Avvocato Distrettuale che ha la fortuna di avvalersi di funzionari preparati di grande aiuto e supporto. Alla fine la firma è dell’Avvocato Distrettuale, del Segretario Generale o dell’Avvocato Generale quindi c’è responsabilità anche sotto il profilo amministrativo. Speriamo di riuscire a dare presto un assetto più in linea con le attuali formule organizzative della P.A. Inoltre con i processi telematici, la digitalizzazione sta diventando un impegno molto serio al quale ci dobbiamo dedicare perché l’ammodernamento del rito processuale può essere di estremo aiuto per i tempi della Giustizia”.
 

 
Innovazione organizzativa nell’ambito del digitale

Ci parli dell’innovazione organizzativa digitale
“Dobbiamo non soltanto collegare le Distrettuali in rete, ma mettere tutte le Avvocature in grado di dialogare direttamente con le Cancellerie dei Giudici ordinari e amministrativi così da poter fare tutti i depositi in via telematica, superando la fase cartacea del processo. L’ufficio preposto è costantemente in contatto con tutte le Avvocature Distrettuali per aiutarle a risolvere i problemi applicativi che possono sorgere e per metterle in grado di rispondere in maniera omogenea alle richieste che vengono dal mondo delle Magistrature che usano schemi standard ai quali bisogna adeguarsi”.
Gli Avvocati hanno delle guide nel loro operato?
“Sì, come le ha il personale perché anch’esso deve essere formato. La pubblicazione delle sentenze avverrà sempre più in via telematica e i provvedimenti andranno smistati nel fascicolo telematico del singolo avvocato. Arrivando a realizzare tale fascicolo ci saranno meno spreco di carta e dispersione. Anche con le Amministrazioni ormai i rapporti ci giungono in tale modalità, con tutti i documenti allegati. Abbiamo anche le commissioni scarti d’archivio che stanno procedendo alla riduzione dei fascicoli cartacei. Le ultime leggi di stabilità hanno obbligato tutta la PA ad arrivare alla digitalizzazione degli archivi così da evitare i costi per il deposito dei documenti”.
Che tempi ci sono per evitare questo doppio passaggio?
“Magistratura e Ministero della Giustizia si stanno organizzando sempre meglio e presto supereremo le notifiche cartacee, laddove possibile, perché l’atto introduttivo del giudizio nei confronti di un privato si dovrà notificare sempre con il cartaceo.Ancora non c’è l’obbligo di fare tutte le notificazioni in via telematica anche perché non tutti gli studi legali, gli avvocati e i privati sono pronti, ma questo è il futuro per il quale ci stiamo preparando”.

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