Imprenditori, lavoratori e professionisti hanno espresso molte perplessità sulle Zone a traffico limitato. La data fissata per l’entrata in vigore del provvedimento è quella del 31 marzo
PALERMO – Imprenditori, lavoratori e professionisti scendono in campo contro la Ztl. Durante un’assemblea promossa da Confartigianato, presso la Camera di Commercio, le associazioni di categoria, i sindacati e gli ordini professionali sono passati all’azione stilando un documento unitario per chiedere un rinvio del provvedimento (che entrerà in vigore il 31 marzo) e un incontro con il sindaco Leoluca Orlando scavalcando, di fatto, l’assessore alla Mobilità Giusto Catania.
Per giorno 30 alle 16, inoltre, è previsto un sit-in a Palazzo delle Aquile. Gli enti che hanno deciso di aderire alla protesta sono una trentina e tutti parecchio agguerriti: gli ordini degli Avvocati, dei Commercialisti, dei Medici, degli Ingegneri e degli Architetti, le sigle Cgil, Cisl (che ha partecipato senza firmare il documento), Uil, Asia, Cisal e Csa, e poi Cna, Casartigiani, Confesercenti, Confindustria, Confartigianato, Confcommercio, Federconsumatori, Federpesca, Federalberghi, Adiconsum, Adoc, Legacoop, Liberimpresa, le associazioni “Vivo Civile”, “Bispensiero” e “Siciliae Mundi” e il comitato “Salviamo il cuore di Palermo”.
Dopo il ricorso al Tar delle stesse “Vivo Civile” e “Bispensiero”, dunque, il fronte del “no” si allarga e si compatta. Non a caso all’incontro hanno partecipato anche alcuni consiglieri comunali di opposizione quali Nadia Spallitta, Giuseppe Milazzo, Paolo Caracausi e Filippo Occhipinti. “Sono davvero soddisfatto – ha detto il presidente di Confartigianato Nunzio Reina – di aver messo insieme tutte le sigle più rappresentative della città, sia perché il problema è fortemente sentito da tutti, sia perché da oggi faremo rete tutti insieme. Questa Amministrazione non può prendere una decisione del genere senza tenere conto della rappresentanza civile e imprenditoriale della città. Da oggi saremo uniti, non si può fare niente senza coinvolgere tutti”.
Negli interventi dei rappresentanti di categoria il leit motiv è stato grosso modo lo stesso dei comunicati delle scorse settimane: nessuna contrarietà all’idea tout court della Ztl ma un’opposizione decisa a quella elaborata dalla giunta Orlando “perché è stata pensata troppo in fretta senza alcun confronto pubblico – sostengono le associazioni – e perché non è supportata da un sistema della mobilità adeguato”. Concetti già espressi, è vero, ma dall’assemblea è emerso un dato politico: una trentina di enti si è unita contro il Comune. Nel documento le associazioni chiedono di restringere il perimetro della Ztl anche in considerazione dei lavori per l’anello e il passante ferroviario; una riduzione graduale del pass annuale per le vetture da euro 4 a salire; un pass cumulativo, suddiviso in fasce in base al numero di mezzi (ad esempio, da una a cinque 300 euro, da sei a dieci 500 euro) per le imprese che utilizzano un parco auto; una maggiore chiarezza nella definizione di “mezzo pesante”, perché “è impensabile, ad esempio, che un Fiorino possa pagare tanto quanto un autoarticolato”; l’esenzione per i residenti, i diversamente abili e gli over 65; la riduzione del pass giornaliero da 5 a 2 euro con altre modalità di pagamento quali app, tabaccherie e ticket web.
Il presidente di Federalberghi Nicola Farruggio chiede anche una maggiore attenzione per i turisti: “Il cliente che non deve circolare ma esclusivamente raggiungere la struttura ricettiva – dice – deve essere totalmente esentato, senza alcun aggravio sulle strutture ricettive che dovrebbero acquistare il pass. Al limite l’albergo può mettere a disposizione un servizio per l’ospite che invece vuole circolare acquistando un pass. Inoltre è fuori da ogni logica che i pullman che devono scaricare i turisti debbano pagare 30 euro al giorno o 600 euro l’anno, specie dinanzi ai contratti già siglati che i tour operator”.
E mentre Giuseppe Todaro di Confindustria sottolinea che “la Ztl dovrebbe essere la chiusura di un pezzo di città, non ‘pagare per entrare’ ”, Accursio Gallo, consigliere dell’ordine degli Avvocati, rivela di aver ricevuto “numerose lamentele dei colleghi, perché i nostri posti di lavoro sono tutti dentro la Ztl, dal Tribunale alla Commissione Tributaria al Giudice di Pace”.
I presidenti Mario Attinasi di Confesercenti e Giovanni Felice di Liberimpresa, invece, hanno fatto un discorso più generale sul centro storico: per il primo “serve un piano strategico per la sicurezza, i parcheggi e il decoro”, mentre per il secondo “lo shopping si sposterà verso le periferie. Invece di parlare sempre di movida, e poi guarda caso le uniche attività che aprono sono proprio quelle della movida, l’Amministrazione pensi al centro storico che cade a pezzi”.