La Sicilia nel cuore del Mediterraneo - QdS

La Sicilia nel cuore del Mediterraneo

Massimo Mirabella

La Sicilia nel cuore del Mediterraneo

martedì 21 Aprile 2009

Forum con Youssef Balla, console generale del Marocco per la Sicilia, Calabria e Puglia

Da quanti anni esiste il consolato del Marocco a Palermo? E che servizi offrite?
“Si tratta di un ufficio consolare nuovo. Da soli due anni abbiamo aperto una nostra sede di rappresentanza sull’isola a servizio dei nostri concittadini che qui lavorano e vivono. Inoltre la sede di Palermo segue e copre le necessità non solo dei nostri connazionali presenti in Sicilia ma anche di quelli residenti in Calabria e in Campania. I servizi che offre una sede consolare come la nostra sono essenzialmente quelli di un ufficio comunale: certificati, ricongiungimenti familiari, affidamenti di minori”.

Facciamo il punto sul sistema infrastrutturale del suo Paese in un momento come questo di crescita economica.
“Le maggiori città marocchine sono ormai tutte collegate fra loro da una fitta rete autostradale moderna ed efficiente che permette il trasferimento agevole di merci, autobus di linea e dei molti turisti che ogni anno visitano il Marocco. Inoltre, abbiamo anche investito molto sul traffico ferroviario e sull’alta velocità. Sulla linea Rabat- Tanger, ad esempio, una importante linea di collegamento di 300 km tra due delle città più dinamiche del Marocco, abbiamo in servizio 16 treni di alta velocità costruiti dall’impresa italiana Finmeccanica. Ancora c’è  molto da fare per incentivare il trasporto terrestre dentro il Paese e per favorire scambi economici e il movimento dei flussi turistici fra le città del regno del Marocco”.

A che punto è arrivato il processo di sviluppo tecnologico e delle comunicazioni nel vostro Paese?
“Negli ultimi anni si è assistito ad un vero e proprio boom per quanto riguarda l’uso delle moderne tecnologie di comunicazione. Internet e telefoni cellulari in particolare sono oggi molto diffusi nelle case dei marocchini e favoriscono i rapporti e le comunicazioni fra quanti hanno lasciato il nostro Regno per recarsi a lavorare fuori. Inoltre il basso costo delle apparecchiature e delle tariffe telefoniche ha permesso una rapida diffusione trasversale in tutte le fasce della popolazione. Una crescita economica legata a questo settore si sta avendo anche nel settore della produzione tecnologica. Diverse multinazionali hanno installato da noi le loro catene di produzioni per apparecchi tecnologicamente avanzati”.

Quali sono i rapporti diplomatici e commerciali con la Sicilia?
“La Sicilia ha indubbiamente un ruolo diplomatico importantissimo nel Mar Mediterraneo e di sicuro questo suo ruolo influenzerà notevolmente i Paesi che si affacciano sul bacino nei prossimi anni. Come Consolato abbiamo aperto i tradizionali canali istituzionali  e diplomatici con l’Ars e con Confindustria. In particolare su alcuni settori della cooperazione, come quello della pesca e dell’agricoltura,  stiamo lavorando per avvicinare queste due realtà politiche.
“Il Marocco oggi offre una serie di incentivi importanti alle imprese straniere che decidono di installarsi nel nostro Paese per le proprie attività industriali e commerciali. Gli aiuti vanno sottoforma di incentivi fiscali e sottoforma di aiuti economici. Inoltre per un buon numero di anni le imprese che si installeranno sul nostro suolo non dovranno pagare tasse e imposte al Regno del Marocco. I settori che maggiormente privilegiamo, oltre al settore turistico, sono quelli legati all’alta tecnologia, all’aeronautica, all’industria automobilistica e a quella energetica-ambientale. Il Marocco ha inoltre avuto un ruolo nel consorzio per la realizzazione dell’Airbus di cui tanto oggi si parla”.

Crisi finanziaria mondiale e situazione economica marocchina. Quale rapporto?
“La crisi finanziaria mondiale non sta pesando sull’economia marocchina che in questo momento vive ancora una fase di crescita. Il debito pubblico interno, il deficit e l’inflazione sono tenuti sotto controllo e vengono garantiti dal governo gli investimenti stranieri. Al momento il nostro Paese è attraversato da una favorevole congiuntura economica che si traduce in crescita dell’occupazione interna e crescita delle attività produttive e dell’edilizia in particolare”.

La città marocchina di Tangeri è stata definita da molti la porta europea dell’Atlantico. E sulla sua popolarità e cultura il re del Marocco Mohammed IV ha puntato tutto, qualche anno addietro per presentare ufficialmente la candidatura della città marocchina quale sede dell’Expo Internazionale del 2012.
“La nostra città cosmopolita, il cui solo nome affascina i viaggiatori di tutto il mondo, fornirebbe un quadro ideale per ospitare l’incantevole Expo 2012”, sono state queste le parole usate da sua Sua maestà il Re Mohammed VI per lanciare una delle sue città preferite nell’arena mediatica internazionale. Lo sforzo sostenuto dal governo marocchino per il raggiungimento della tanto ambita sede espositiva si integra nella strategia di sviluppo economico e sociale del Regno del Marocco. E la scelta di Tangeri quale sede espositiva non avrebbe giovato in termini economici e di popolarità solo al Marocco, ma a tutti I Paesi europei che si affacciano sul Mediterraneo. Per questo motivo in Francia, molte personalità del mondo politico, economico, artistico, sportivo e mediatico si sono mobilitate a sostegno della candidatura del Marocco, tra questi: Pierre Berger, Claude, Bbar, Dominique Strauss-Kahn, Hubert Vdrine, Alain Delon, e Jean Reno. Scegliere Tangeri avrebbe significato, inoltre, una opportunità per investire sull’ammodernamento delle infrastrutture e il miglioramento del suo patrimonio architettonico. Peccato che la votazione svolta a Parigi tra i 102 delegati rappresentanti degli altrettanti Paesi partecipanti al Bic (Ufficio internazionale delle esposizioni) abbia alla fine votato per la città di Yeosu (Corea)”

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