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Catania – Ztl, una zona a “traffico libero” pochi controlli e tanta inciviltà

Melania Tanteri

Catania – Ztl, una zona a “traffico libero” pochi controlli e tanta inciviltà

venerdì 20 Novembre 2009

Dopo soli due mesi di sperimentazione, l’area in questione non pare funzionare adeguatamente. La Magna: “La situazione dovrebbe tornare stabile all’inizio dell’anno prossimo”

CATANIA – La ztl (zona a traffico limitato) del centro storico di Catania, diventata definitiva lo scorso settembre dopo due mesi di sperimentazione, più che a traffico limitato sembra essere diventata a “traffico libero”.
La battuta, che poi tanto battuta non è, viene dal titolare di uno dei tanti esercizi commerciali compresi nel perimetro delimitato dalle via Antonino di Sangiuliano, Monsignor Ventimiglia,  Vittorio Emanuele, Raddusa, Santa Maria del Rosario, della Loggetta, Euplio Reina.
“In tutta la zona, eccettuata forse la Piazza Teatro Massimo, entra chi vuole – afferma il gestore  – e i controlli sono pochi e concentrati in alcune ore del giorno”.
E in effetti, basta passare da via Pulvirenti o da Piazza Scammacca, per rendersi conto dell’elevato numero di auto e moto in transito, sprovviste di qualsiasi tipo di pass. L’assenza delle pattuglie a vigilare i varchi d’accesso, i ridotti controlli all’interno dell’area a traffico limitato, la mancanza di sistemi di sorveglianza automatici e l’inciviltà che contraddistingue molti cittadini hanno reso, dunque, il provvedimento di chiusura al traffico quasi nullo mentre, e sono in molti a confermarlo, diminuisce la clientela degli esercizi commerciali presenti in zona.
 
“Con la chiusura delle strade al traffico veicolare non abbiamo concluso molto – spiega Concetta Grasso, titolare di una ricevitoria all’interno della ztl – anzi, in questi mesi abbiamo perso un buon numero di clienti che hanno preferito andare dove è più facile arrivare con la macchina e posteggiare”. A scoraggiare i furbetti, secondo il Comandante della Polizia municipale, Maurizio La Magna, dovrebbero bastare i cartelli di divieto posizionati ai varchi:
“Ci sono i cartelli – afferma La Magna – e già questo dovrebbe impedire alle persone civili di infischiarsene delle regole, ma purtroppo siamo a Catania dove il rispetto delle regole non è certo un imperativo. In ogni caso – aggiunge – di controlli ne facciamo tanti e, ogni giorno, eleviamo decine di verbali”.
La situazione dovrebbe tornare alla normalità all’inizio del prossimo anno, quando dovrebbero essere posizionate le telecamere di sorveglianza.  Ma, al di là dell’assenza di controlli, sono ormai molti i commercianti e i residenti a chiedersi il motivo della chiusura diurna di questa parte di centro storico anche nel periodo invernale, quando gli avventori sono pochi e la zona non offre poi molto dal punto di vista turistico – monumentale.
“In estate il provvedimento ha un senso – continua la Grasso – perché ci sono i turisti, ma in questo periodo dell’anno, quando di giorno circolano poche persone da queste parti, il risultato della chiusura al traffico è che nessuno si vede più; la sera poi, quando arriva “il popolo della notte”, mancano i dovuti controlli e la sensazione che abbiamo e quella di essere lasciati soli”. Assenza di controlli che favorirebbe, tra le altre cose, bivacchi e atti vandalici, come segnalato recentemente dal consigliere comunale Puccio La Rosa: “In alcune vie ricadenti nella zona a traffico limitato del centro storico – sottolinea –  vengono compiuti autentici atti di teppismo e disturbo della quiete pubblica ai danni tanto dell’arredo urbano quanto di auto in sosta e beni privati. L’ennesimo atto d’inciviltà – aggiunge La Rosa – dimostra con evidenza l’esigenza di avviare misure maggiormente incisive per garantire la sicurezza ed il rispetto della cosa pubblica”.

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