Viadotto Himera, riapertura e polemiche - QdS

Viadotto Himera, riapertura e polemiche

Rosario Battiato

Viadotto Himera, riapertura e polemiche

sabato 30 Aprile 2016

Sabato pomeriggio la cerimonia con il presidente del Consiglio Renzi, il ministro Delrio e il presidente Anas Armani. Undici mesi fa un documento dell’Ordine regionale degli ingegneri aveva previsto tempi brevi

PALERMO – Riapre a distanza di un anno il viadotto sulla A19 in direzione Palermo che era stato chiuso in via prudenziale in seguito al movimento franoso che aveva seriamente danneggiato l’adiacente viadotto in direzione Catania. Una riapertura che per una parte degli addetti ai lavori sarebbe giunta in colpevole ritardo. 
Le ultime tappe sono note: lo scorso dicembre la demolizione dei 200 metri di viadotto in direzione Catania e quindi l’avvio di “approfondite analisi – si legge in una nota dell’Anas – sia sulla qualità dei materiali che, in generale, sulle strutture del viadotto in direzione Palermo con monitoraggio in tempo reale di tutti i parametri tecnici”. A confermare la percorribilità della carreggiata sono state le indagini e le prove di carico svolte nei giorni scorsi che hanno dato “indicazioni positive sulla statica dell’opera”. Inoltre sono stati installati “sistemi di monitoraggio sia per le strutture del viadotto che per la pendice interessata dal movimento franoso”.
A presenziare all’evento nel pomeriggio di oggi saranno il premier Renzi, il ministro delle Infrastrutture Delrio e il presidente Anas Gianni Vittorio Armani.
Una passerella non gradita dagli altri fronti politici. Marco Falcone, capogruppo di Forza Italia all’Ars,  ha spiegato all’AdnKronos  che “il presidente del Consiglio viene in Sicilia per inaugurare un’opera che non necessita di alcuna inaugurazione, proprio perché mai caduta e da sempre idonea a essere utilizzata”. Il deputato regionale si riferisce ai documenti che vennero prodotti nei mesi successivi al crollo dall’Ordine degli ingegneri di Palermo in merito alla possibile riapertura in tempi brevi. Per Falcone “la riapertura di domani della carreggiata Catania-Palermo del viadotto Himera è l’ennesima inaugurazione-truffa di un errore causato da una valutazione tardiva della stessa Anas”.
È intervenuto anche l’Ordine regionale degli ingegneri, che circa un anno fa aveva espresso la necessità di non demolire la carreggiate e accertarne l’efficienza. In una lettera inviata alle Istituzioni competenti ribadiva che “il viadotto non direttamente coinvolto nella frana poteva essere riaperto al transito dopo le opportune indagini tecniche, per le quali non erano necessari tempi lunghi”. Così non è stato anche se alla fine “il buonsenso ha prevalso – ha spiegato il presidente Giovanni Margiotta –, e ne va dato atto al ministro Delrio e al presidente di Anas Gianni Armani che, con atteggiamento di autentica apertura, hanno preso in considerazione il nostro invito”. L’appunto, tuttavia, non si esaurisce perché Margiotta ribadisce “una certa amarezza” visto che “questo risultato, a nostro avviso, si sarebbe potuto raggiungere molto prima se la direzione regionale Anas avesse dato regolare attuazione all’intesa sottoscritta con l’Ordine degli Ingegneri a fine maggio dell’anno scorso”.
Altre buone notizie per le strade isolane arrivano da Messina. Ieri il governatore Crocetta è intervenuto alla sede del Consorzio per le autostrade siciliane alla presentazione del progetto esecutivo del viadotto Ritiro sulla A20 Messina-Palermo. “Ci sono lavori che stiamo prevedendo per il Patto per la Sicilia – ha spiegato il governatore – tra 10 e 12 miliardi, di cui due miliardi da spendere tra il 2016 e il 2017 che riguarderanno soprattutto il dissesto ma anche le strade e la riqualificazione urbana”. Interventi previsti che potranno essere decisivi per l’economia siciliana e che potrebbero rappresentare l’occasione di” crescita di alcuni punti di Pil”.
Sul sistema strade dell’Isola il governatore ha una visione molto precisa. “Il Cas con il nuovo Consiglio di amministrazione ha iniziato la lotta agli sprechi. Sta lavorando anche in termini di efficienza come per i lavori di avanzamento della Siracusa-Gela”.

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