Attentato al presidente del Parco dei Nebrodi - QdS

Attentato al presidente del Parco dei Nebrodi

redazione

Attentato al presidente del Parco dei Nebrodi

giovedì 19 Maggio 2016

Spari contro l’auto di Giuseppe Antoci. Crocetta: “Inviare l’esercito”

SAN FRATELLO (MESSINA) – Due persone hanno sparato contro l’auto del presidente del Parco dei Nebrodi Giuseppe Antoci,lungo la strada statale che collega San Fratello a Cesarò, nel messinese. Il poliziotto della scorta ha risposto al fuoco mettendo in fuga i due, successivamente il presidente e l’agente sono stati condotti per precauzione all’ospedale di Sant’Agata Militello.
Da alcuni anni alla guida del Parco dei Nebrodi, Antoci ha denunciato il giro di denaro in mano alle associazioni mafiose e già in passato aveva ricevuto una lettera con minacce di morte (nella foto) rivolte sia a lui che al Presidente della Regione, Rosario Crocetta. “Voglio continuare ad andare avanti non mi fermeranno- ha dichiarato Antoci dopo essere stato interrogato dai magistrati – È stata un’esperienza bruttissima e un momento molto delicato per tutti, sia per me che per i ragazzi della scorta che ringrazio così come tutta la Polizia e il questore che si sono messi subito a disposizione. Se non fosse stato per loro sarei morto”.
Oltre all’agente della scorta che ha esploso colpi contro i malviventi, al conflitto a fuoco ha partecipato anche l’equipaggio di una seconda auto della Polizia con a bordo il dirigente del commissariato di Stato di Sant’Agata di Militello, Daniele Manganaro. Le indagini sono condotte dalla Polizia, con il coordinamento della Direzione distrettuale antimafia di Messina.
Numerosi gli attestati di solidarietà al presidente, tra questi quello di Leoluca Orlando e Mario Emanuele Alvano, rispettivamente presidente e segretario generale dell’AnciSicilia.“Esprimiamo la solidarietà dell’Associazione dei comuni siciliani al presidente del Parco dei Nebrodi. L’agguato subìto da Giuseppe Antoci si aggiunge, purtroppo, ad una lunga serie di atti intimidatori ai danni di chi si impegna, anche rischiando la propria vita, per l’affermazione della legalità”.
Sia il premier Matteo Renzi che il ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina hanno espresso la loro vicinanza ad Antoci; il ministro Martina ha infatti dichiarato: “Antoci non è solo in questa battaglia. Lo Stato c’è e saremo al suo fianco con ogni mezzo, rafforzando i controlli sul territorio e lavorando per scardinare le infiltrazioni. La criminalità si combatte con la collaborazione di tutti, chi sa deve denunciare. La mafia va messa fuori gioco senza reticenze anche in campo agricolo e ambientale”.
Dura la reazione del presidente della Regione,Crocetta, a seguito dell’attentato: “Con l’agguato ad Antoci la mafia ha alzato il tiro, lo Stato deve reagire in modo adeguato. Propongo l’invio dell’esercito nei comuni del Parco dei Nebrodi e perquisizioni a tappeto nelle campagne come ai tempi del sequestro Moro e dei Vespri siciliani”.

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