Riscossione Sicilia, dal 6 giugno possibile compensare somme a ruolo - QdS

Riscossione Sicilia, dal 6 giugno possibile compensare somme a ruolo

Raffaella Pessina

Riscossione Sicilia, dal 6 giugno possibile compensare somme a ruolo

mercoledì 01 Giugno 2016

Movimento Cinque Stelle presenta Ripartimpresa, dopo il sì della società partecipata. Interessati imprese e liberi professionisti che hanno crediti con la Pa

PALERMO – Conferenza stampa ieri mattina a Palazzo dei Normanni del Movimento Cinquestelle per presentare l’iniziativa “Ripartimpresa”. Si tratta di una operazione che verrà attivata il prossimo 6 giugno da Riscossione Sicilia che consentirà alle imprese e ai liberi professionisti siciliani di compensare le cartelle esattoriali con i crediti vantati nei confronti della pubblica amministrazione rivolgendosi a nove sportelli dedicati.
 
Presente alla conferenza stampa l’amministratore unico di Riscossione Sicilia Antonio Fiumefreddo che ha spiegato che ammonta a 23 miliardi di euro l’evasione in Sicilia, in riferimento agli ultimi otto anni. E che sono cinque le categorie dove si concentra l’evasione maggiore: commercializzazione delle carni e del pesce, movimentazione terra, appalti e trasporti. “Settori – afferma l’amministratore di Riscossione – infiltrati dalla mafia. Non è vero come qualcuno ripete che la mafia paga le tasse, non le paga affatto”. “è’ doveroso riconoscere – ha affermato Fiumefreddo – che il M5S è stata l’unica forza politica a caldeggiare l’operazione nel silenzio generale, ancorché in Commissione io abbia provato a richiamare l’attenzione di tutti.
 
Riscossione non poteva non prenderla in considerazione, visti gli enormi vantaggi che comporterà per le aziende e per l’economia isolana e anche in considerazione del fatto che con questa operazione si adempie ad un obbligo di legge. “Ripartimpresa” nasce appoggiandosi all’articolo 28 quater del D.P.R. 602/73 e i requisiti per potere mandare in porto l’operazione, che garantirà ossigeno a tantissime imprese sono che i crediti nei confronti di Stato, Regioni, Comuni e aziende sanitarie ed ospedaliere dovranno essere non prescritti, certi, liquidi, esigibili e, soprattutto, certificati. Per ogni operazione andata in porto Riscossione Sicilia, beneficerà dell’aggio dell’8 per cento.
La richiesta di compensazione potrà essere fatta dai cittadini anche tramite il sito internet di Riscossione Sicilia. Il totale delle aziende che in Sicilia vantano un credito nei confronti della pubblica amministrazione sono 46.118. Di queste 28.723 operano nel settore dell’edilizia, 16.567 in quello dei servizi e 828 in quello industriale. Non è noto il dato relativo ai professionisti che può essere valutato nell’ordine di 50 mila unità. Le pendenze nei confronti della PA che possono essere azzerate dai crediti vantati sono praticamente tutti i tipi di tributo: Iva. contributi previdenziali, Ici, Tari, Tasi, multe automobilistiche, etc. I dati forniti da Banca d’Italia, MEF (Ministero dell’Economia e Finanze) e Unimpresa parlano di un debito di circa 12 miliardi di euro della pubblica amministrazione nei confronti della aziende siciliane. La Sicilia è, infatti, tra le Regioni più lente a pagare le imprese.

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