Catania verso il Distretto dell'economia solidale - QdS

Catania verso il Distretto dell’economia solidale

Chiara Borzi

Catania verso il Distretto dell’economia solidale

mercoledì 01 Giugno 2016

Iniziativa promossa dalla consigliera comunale Vanin e da Adas Onlus. Nasce Forum dei Beni comuni affinché le Istituzioni regolino il Des

CATANIA – Due anni di tempo per realizzare alle falde dell’Etna il primo Des regionale, ovvero il primo distretto di economia equa e solidale della Sicilia. L’iniziativa nasce sotto la spinta della consigliera comunale Elisabetta Vanin, stimolata dai contenuti emersi durante l’incontro “Grani Antichi Siciliani: ambiente e salute” organizzato in città dalla Adas Onlus, guidata da Marisa Falcone.
“Elisabetta Vanin si è dimostrata molto sensibile ai temi che interessano trasversalmente questo settore – ha dichiarato la presidente Falcone – a differenza di molti esponenti politici, passati al convegno per i classici saluti istituzionali. Al termine della conferenza, con Vanin è nata così l’idea del Forum per i Beni comuni e l’economia solidale“. In un solo mese 27 associazioni siciliane, della provincia etnea e dell’ennese, si sono date una carta costitutiva, in cui hanno delineano obiettivi e tempistiche per la costituzione del Des. La “fonte d’ispirazione” del progetto siciliano è il Trentino Alto Adige, regione in cui da circa 10 anni esiste una legge che regola l’attività dei distretti. Per giungere ad una regolamentazione giuridica anche in Sicilia sarà necessario una spinta legislativa, che dovrebbe partire in questo caso dal comune capofila, cioè quello di Catania, che ha già dato disponibilità per la firma di un protocollo con il Forum.
“Ringrazio l’A.D.A.S. per aver accettato di collaborare con me – ha dichiarato Elisabetta Vanin – Dal nostro primo incontro  abbiamo posto al centro del nostro agire i criteri di eticità, equità, solidarietà pensando ad un progetto che potesse valorizzare il nostro territorio, ma soprattutto le relazioni umane. Questo piano segue la “strategia delle reti”, intende cioè rafforzare e sviluppare le realtà dell’economia solidale attraverso la creazione di circuiti in cui le diverse realtà si sostengono a vicenda, creando insieme spazi di ‘mercato’ finalizzato al benessere comune”. Sottoscritta la Carta, spiega la consigliere, “il passo successivo sarà il protocollo d’intesa con il Comune di Catania, che vuole così sostenere tutte le realtà virtuose della città metropolitana che rimettono al centro l’ambiente, le relazioni e i progetti dei cittadini”.
Le finalità del forum sono culturali, sociali ed economiche, coinvolge singoli, associazioni, piccole aziende e cooperative, in un contesto apolitico, apartitico e a base democratica. Il compito del forum sarà quello di valorizzare le risorse locali, elaborare piani di sviluppo per l’economia solidale, promuovere la finanza etica e il consumo critico e su questo ultimo aspetto è intervenuta nuovamente Marisa Falcone.
“Tra le attività fondamentali c’è la formazione del consumatore perché il cittadino deve sapere cosa compra e il produttore deve dire cosa produce. Serve formare le persone al concetto di economia solidale, coinvolgendo a livello personale i cittadini, senza badare allo scopo di lucro. Vogliamo sviluppare un’economia che metta al centro l’uomo e accosti al concetto di benessere dell’economia la base del rispetto della persona e dei suoi diritti.
Questo l’elenco degli aderenti al Forum per i Beni comuni e l’economia solidale: Antonio Coco (azienda Bio Bio, miele e prodotti dell’alveare); Maria De Grazia (presidente AgrinovaBio 2000, organizzazione di produttori agricoli biologici); Salvina Favara (fotografa, allestimento mostre, produzione fermenti, agricoltore per passione); Alfio Furnari (Aiab Sicilia); Terre di Efesto (azienda agricola biologica, prodotti dell’alveare, produzione sapone, fattoria didattica); Giuseppe Li Rosi (ass. Simenza e azienda agricola biologica Terre Frumentarie); Enghera coop. Sociale; Gianni Notari parroco e docente universitario; Lucia Pennisi (presidente Veg Sicilia, associazione Vegani e Vegetariani), Romeo Piero (presidente associazione Italiana Pizza); Caccamo Martino (azienda agricola Grani Antichi); Caccamo Sergi (azienda agricola ortaggi e frutta bio; Silvio Scuto (delegato per l’Arnia cons.coop); Franco Vescera (legale rappresentante F.lli Vescera s.r.l. panificatori con grani antichi); Pietro Cunsolo (azienda agricola bio Pianeta Verde); Giuseppe Bonanno (azienda agricola bio Tiracya); Fulvio Radivo (ristorante Zenzero e Salvia e La Bottega di Fronte, musicista, esperto organizzazione eventi e corsi di cucina); Roberto Vinci (az. agr. biologica Antichi sapori della nostra terra); Pinella Attaguile (ass. Gusto di Campagna); Mario Castorina Calì (az. Agricola bio La Rosa srl); Pasquale Valzone (az. agricola coltivazione naturale, turismo responsabile, fattoria didattica); Teresa Milluzzo (educatrice e artigiana riciclo creativo); Maurizio Mercadante (esperto in economia e relazioni internazionali); Enzo Faraone (avvocato penalista); Ass. Difesa Ambiente e Salute A.D.A.S. onlus, Marisa Falcone presidente.
 

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